Secondo quanto riferito su fonti stampa internazionali che hanno ripreso lanci di agenzie russe, non ancora confermati dal ministero della Difesa di Mosca, il generale Rustam Minnekayev, vice comandante del distretto militare centrale, intervenendo all'evento che annualmente riunisce i veritici delle aziende della regione di Sverdlovsk che operano nel settore della difesa, avrebbe dichiarato questo:

"Dall'inizio della seconda fase dell'operazione speciale, che è già iniziata solo due giorni fa, uno dei compiti dell'esercito russo è stabilire il pieno controllo del Donbas e dell'Ucraina meridionale. Ciò fornirà un corridoio terrestre verso la Crimea, oltre a influenzare le strutture vitali dell'economia ucraina".

Inoltre, Minnekayev ha aggiunto che il controllo dell'Ucraina meridionale consentirà anche l'accesso alla Transnistria, una striscia di terra controllata dall'esercito russo tra Moldavia e Ucraina dell'ovest, a meno di un centinaio di chilometri a nord di Odessa.

Che quanto detto dal generale russo venga o meno confermato ufficialmente poco importa, visto che, in base a quanto sta accadendo sul terreno questo è ciò a cui l'esercito russo sembra mirare, anche se al momento la costa meridionale nella zona di Odessa non è affatto minacciata, nonostante negli scorsi giorni siano stati registrati bombardamenti.

Dopo che i russi hanno rinunciato a scardinare la resistenza degli ultimi difensori di Mariupol asserragliati nell'acciaieria Azovstal, l'esercito di Putin spinge per estendere il proprio controllo nel Donbass, in attesa che gli ucraini ricevano i nuovi droni e i nuovi cannoni annunciati dagli Stati Uniti, in grado di fermare qualsiasi tipo di avanzata in campo aperto, lo scenario su cui si combatte nell'Ucraina dell'est.

Contemporaneamente, Mosca cerca di sfondare più a nord a Kharkiv, dove capoluogo e omonima regione sono da giorni sottoposti a pesanti bombardamenti, per poi chiudere in una morsa l'esercito ucraino schierato a difesa dell'est del Paese.

Il ministero della Difesa ucraino ha portato oggi a 21.200 il numero dei soldati russi rimasti uccisi dal 24 febbraio. Questo, invece, l'elenco dei mezzi militari russi andati distrutti: 838 carri armati, 2.162 veicoli corazzati per il trasporto di personale, 1.523 veicoli, 397 pezzi di artiglieria, 138 sistemi di lancio multiplo di razzi, 69 sistemi di difesa antiaerea, 153 elicotteri, 176 aerei, 76 serbatoi di carburante, 172 UAV e 8 imbarcazioni.


L'ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha etichettato la guerra in Ucraina come una "storia di orrore e violazioni contro i civili", in cui il rispetto del diritto internazionale è stato "messo da parte".

La missione di monitoraggio delle Nazioni Unite in Ucraina ha finora documentato l'uccisione illegale di 50 persone a Bucha e tali omicidi intenzionali equivalgono a crimini di guerra, ha affermato l'ufficio in una nota, aggiungendo che le indagini delle Nazioni Unite mostrano che Bucha non è un incidente isolato. La missione di monitoraggio dell'OHCHR ha ricevuto denunce per oltre 300 omicidi illegali.

Altre evidenti violazioni documentate dalla missione di monitoraggio includono prove di violenze sessuali, bombardamenti indiscriminati di aree e infrastrutture civili, maltrattamenti, torture e persino uccisioni di civili e prigionieri di guerra da parte di tutte le parti in conflitto.

Il commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha lanciato un appello urgente a tutti coloro che si battono per garantire il rispetto del diritto internazionale.


Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk venerdì ha dichiarato che Kiev non tenterà di attivare corridoi umanitari per l'evacuazione di civili poiché la situazione sulle vie di comunicazione non lo consente, invitando coloro che aspettano di essere evacuati ad avere ancora pazienza.


Crediti immagine:  (bimbi russi "mascherati" da soldati) twitter.com/mjluxmoore/status/1516325354805374988