Dopo aver messo in chat il video di una loro amica, il preside sospende tutti i responsabili.

E’ accaduto in un liceo di Milano. Come punizione, i ragazzi svolgeranno lavori socialmente utili, come pulire cortili, aule e biblioteche.

Il video dove era nuda la ragazza lo aveva mandato ad un suo ex fidanzato quando erano ancora frequentavano le medie. L’accaduto non era stato denunciato al tempo dei fatti, nonostante il ragazzo lo avesse fatto girare tra gli amici. Però, è di nuovo venuto fuori al liceo ed è cominciato a girare in chat.

Il preside ha convinto i genitori a denunciare l’accaduto.

I casi di "sexting", o "revenge porn", sono molti e le immagini che circolano sulle chat di donne nude sono sempre di più. Le persone coinvolte sono sia minorenni che maggiorenni. Sembra che oggi per piacere e per farsi vedere si sia disposti a fare di tutto.

Possiamo prendercela con i minorenni che sono inconsapevoli, ma che cosa spinge una donna adulta a fotografarsi e a far girare un proprio video nuda?

Tutto ciò è la dimostrazione che manca una base di comunicazione e una corretta educazione sessuale sia per i ragazzi che per i genitori, oltre alla totale assenza di una corretta educazione digitale.