Oggi si celebrava a Siena uno dei filoni del processo "Ruby ter" che vede imputati Silvio Berlusconi e Danilo Mariani. Quest'ultimo era il pianista incaricato di suonare nella villa di Arcore e secondo l'accusa avrebbe accettato da Berlusconi 170mila euro per mentire durante il primo processo Ruby, dichiarando in aula di non avere assistito, durante le famose serate eleganti, a nulla di sconveniente.

Il tribunale giudicò tale testimonianza - come altre in quel processo - falsa, incaricando la Procura di indagare. Le indagini hanno portato al processo Ruby ter dove gli imputati, oltre che di falsa testimonianza, sono accusati anche di corruzione giudiziaria.

L'udienza odierna doveva essere quella conclusiva del processo di Siena, con i giudici che, dopo aver sentito gli imputati (Berlusconi aveva fatto sapere di voler intervenire), si sarebbero poi ritirati in Camera di consiglio per pronunciare la sentenza.

Però, neanche stavolta, il processo potrà concludersi, dato che l'udienza è stata rinviata a seguito del legittimo impedimento chiesto dal legale di Berlusconi che, purtroppo, neanche stavolta si è potuto recare a Siena per presenziare all'udienza.

Mercoledì, infatti, si era nuovamente recato in ospedale su consiglio del suo medico curante, il professor Alberto Zangrillo, per una serie di accertamenti. In serata, i medici hanno deciso che le condizioni dell'84enne Silvio Berlusconi non fossero tali da poterlo dimettere, né tantomeno da consentirgli di affrontare un viaggio fino a Siena.

Non è la prima volta che accade che alla vigilia di un'udienza in tribunale Silvio Berlusconi non finisca per aver bisogno di essere ricoverato, come ci ricorda l'Ansa:

"Era già accaduto il 14 gennaio scorso, per la precedente udienza. Quello di domani potrebbe essere il quinto slittamento della sentenza: il primo il 21 maggio dello scorso anno per l'impedimento dei legali di raggiugere Siena a causa delle restrizioni agli spostamenti tra regioni per il Covid, il secondo l'1 ottobre a causa della positività al coronavirus di Berlusconi, il terzo il 25 novembre alla luce della volontà dell'ex premier di deporre in aula, il quarto il 14 gennaio di quest'anno per gli accertamenti di salute all'ospedale di Monaco. Il Cavaliere era stato ricoverato anche lo scorso 24 marzo".

Ognuno può trarre il giudizio che preferisce dalle "sfortunate coincidenze" sopra elencate però, in ogni caso, quello che soprattutto "stona" è leggere ciò che Silvio Berlusconi scriveva il 27 marzo sul proprio profilo social:

"Siamo consapevoli che in materia di giustizia ci sono sensibilità diverse fra forze politiche che oggi collaborano, ma che in circostanze normali sarebbero  avversarie. Mi aspetto scelte in linea con il principio costituzionale del giusto processo".

A questo punto, secondo Berlusconi, come dovrebbe svolgersi un "giusto processo"?