In una Serie A sempre meno credibile, adesso sono tre le squadre che si contendono il titolo
Sorprese e polemiche nella 23.esima giornata di Serie A. Polemiche che immancabilmente vedono protagonisti gli arbitri. Iniziamo da quest'ultime.
In Napoli - Lecce, dirigenti del Napoli e media (che esprimono il loro giudizio in base al numero dei tifosi di una squadra) hanno criticato l'arbitro Giua per non aver concesso un rigore al Napoli, considerato invece una simulazione che è costata il cartellino giallo a Milik. L'azione rivista più volte mostra un contatto tra un piede di un difensore del Lecce e quello dell'attaccante del Napoli. Quindi era rigore? No, perché Milik - come dimostrano le immagini - esagera gli effetti del contatto in modo palese, lanciandosi in avanti per accentuarne gli effetti e trarre in inganno l'arbitro.
In Parma - Lazio, invece, l'arbitro Di Bello non vede una trattenuta evidente in area ai danni del parmense Cornelius. Il Var non corregge l'errore ed al Parma viene negato un rigore sacrosanto che gli avrebbe consentito di pareggiare l'incontro.
Se si vuole esagerare, c'è anche la mancata ammonizione di Mariani a Zapata, in Fiorentina - Atalanta, che avrebbe portato all'espulsione del giocatore della formazione bergamasca per doppia ammonizione, a seguito di un'incredibile simulazione in area. Nella partita di Coppa Italia disputata un paio di settimane fa tra le due squadre, un episodio analogo costò l'espulsione del viola Pezzella.
In questa stagione, iniziata con il surreale rigore assegnato al Napoli nel match contro la Fiorentina in seguito ad una simulazione di Mertens, se ne sono viste di tutti i colori, con gli arbitri che non fanno ricorso al Var quando dovrebbero e con il Var che non vede ciò che le immagini mostrano.
Ormai la situazione è insostenibile e, soprattutto, è insostenibile la posizione dell'AIA, il cui presidente è alle corde, tanto che Nicchi adesso risponde alle critiche con dichiarazioni che alcuni commentatori hanno definito inopportune e persino minacciose, e con il ricorso alle vie legali per chi esprime dubbi sull'attuale organizzazione dell'associazione arbitri.
I numerosi episodi negativi nella gestione delle gare da parte di molti arbitri stanno minando la credibilità di questa stagione e della Serie A in particolare. Prima del Var, un'inchiesta della magistratura ordinaria, non potendo provare un sistema corruttivo, descrisse certe decisioni arbitrali come "sudditanza psicologica".
Ma se una sudditanza psicologica continua ad esistere anche con il Var, che permette di rivedere quanto accaduto in campo e valutare più esattamente una decisione arbitrale, è chiaro che l'AIA non è più credibile e per Gravina, che sta al vertice della Figc, è arrivato il momento d'intervenire, anche a stagione in corso, per ridare un minimo di credibilità all'ambiente.
Per quanto riguarda le sorprese, da elencare la vittoria esterna del Bologna sulla Roma, quella del Verona sulla Juventus (in questo caso su rigore visto dal Var per un fallo di mano di Bonucci) e, soprattutto, quella del Lecce contro il Napoli, con la squadra di Liverani che in trasferta ha battuto quella di Gattuso per 3-2.
Sorprendente anche la vittoria dell'Inter sul Milan, con i rossoneri in vantaggio per 2-0 alla fine del primo tempo che, nella ripresa, hanno concesso all'Inter ben 4 reti, nonostante Ibrahimovic sia rimasto i campo per 90 minuti.
Con i risultati dell'ultima giornata, Inter e Juventus sono in testa appaiate a 54 punti, mentre la Lazio (che in questa stagione sta ricevendo regali arbitrali a non finire) è in piena lotta per lo scudetto, ad un solo punto di distacco dalle prime.