Ospite alla festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana, Pier Camillo Davigo l'ultimo dei magistrati ancora in attività che fecero la rivoluzione di mani pulite, non si cura della platea progressista venuto ad ascoltare la sua intervista e sottolinea come quello della immigrazione di massa sia un problema non risolto per il semplice fatto che è stata la politica a non volerlo risolvere per lunghi anni.

Davigo, che anche da giovane a Torino era attaccato con scritte sui muri contro i suoi metodi repressivi, non perde occasione per redarguire le ONG, alle quali ribadisce di non potersi trasformare in autorità indipendenti e che non spetta a loro determinare l'equipaggiamento della polizia giudiziaria che ha il compito di praticare i necessari controlli sui migranti.

Come Minniti, un altro uomo di Legge ed Ordine, Davigo è stato "regalato alla sinistra" dalle forze economiche più formalmente garantiste, mentre la sua azione invece, sull'esperienza di quanto fatto da Trump in America, potrebbe venire utile in termini di consensi per raggiungere quella maggioranza di classi popolari emarginate che la Lega non riesce ad intercettare su tutto il territorio nazionale...