Dopo un tentativo di rimbalzo registrato martedì - anche per le parole del governatore della BoE, Mark Carney, che si è reso disponibile a rimanerne al timone anche dopo la data prevista per il suo addio per consentire al ministero delle Finanze di riporre tutta la propria attenzione sui colloqui per la Brexit - la sterlina ha ripreso a marciare in discesa contro euro e dollaro. La valuta britannica sconta come sempre le difficoltà di arrivare ad un accordo con Bruxelles riguardo la Brexit, fattore che finisce per allontanare gli investitori. L'ultima dimostrazione si è avuta lunedì, con lo "scivolone" del pound dopo le dichiarazioni del capo negoziatore dell'Ue che aveva dichiarato di opporsi all'ultima proposta avanzata dalla Gran Bretagna.

Inoltre, non va però dimenticato che la sterlina è stata danneggiata anche dagli ultimi dati economici non certo brillanti, cui ha fatto seguito la ripresa sui dubbi relativi alla "solidità" della leadership della Premier May e dai contrasti con l'Unione Europea sul tema della Brexit.