Al Mapei Stadium, la casa del Sassuolo, mercoledì la Juventus ha conquistato la nona Supercoppa della sua storia battendo il Napoli 2-0.  Nel primo tempo accade poco o nulla, se si eccettua l'occasione per il Napoli propiziata da Lozano che in tuffo colpisce di testa la palla che centra in pieno Szczesny, che d'istinto devia il tiro.

Nella ripresa, la Juventus rientra in campo con Bernardeschi al posto di Chiesa e appare più concreta rispetto ai primi 45 minuti, procurandosi almeno 3 palle gol. Il vantaggio arriva al 19', da un corner, con la palla che dopo un rimpallo su Bakayoko finisce sui piedi di Ronaldo che solo davanti al portiere porta in vantaggio i bianconeri con una girata al volo.

Gattuso cambia modulo, prima inserendo Elmas al posto di Bakayoko e poco dopo Mertens al posto di Petagna. Ed è propri il belga, al 77',  a procurarsi il rigore, per fallo di McKennie visto dal Var, che avrebbe potuto cambiare l'esito della partita. Stavolta, però, Insigne spara fuori dopo aver spiazzato il portiere polacco della Juventus.

A questo punto il Napoli tenta il tutto per tutto con Gattuso che mette in campo Politano e Llorente. Ma Szczesny ancora una volta, allo scadere, compie un nuovo miracolo su un'involontaria deviazione di Chiellini. Sul ribaltamento della stessa azione, ormai a tempo scaduto, i bianconeri trovano il 2-0 con Morata che deposita nella porta sguarnita.


Questo il commento di Rino Gattuso subito dopo l'incontro:

"Questa sera voglio fare i complimenti ai miei ragazzi e ringraziarli per la prestazione. Abbiamo giocato come dovevamo. La squadra si è espressa con carattere e non posso rimproverare nulla sotto il profilo dell'atteggiamento. Forse siamo stati un po' timorosi in avvio, ma abbiamo lottato alla pari contro un grande avversario. Incredibile l'occasione da gol di Lozano in avvio, una palla che sembrava dentro e che il portiere ha salvato. E' un episodio che poteva cambiare l'andamento della gara. Per il resto è stata una partita a scacchi. Le due squadre si sono rispettate e nessuno ha mostrato il volto scoperto.La squadra è stata viva, nelle finali ci sono tensioni e pressioni, è normale essere anche un po' più prudenti, ma siamo stati all'altezza della Juventus.Ci sta sbagliare un rigore, come ci sta soffrire. Sono cose normali nel calcio, quello che conta è la maniera in cui ci siamo espressi e di questo sono soddisfatto.Adesso bisogna alzare la testa e guardare avanti, c'è ancora tanta strada da fare e vogliamo proseguire a lavorare per ricominciare al meglio il cammino".

Queste, invece, le parole di Andrea Pirlo dopo la vittoria:

"È una grande gioia, alzare il primo trofeo da allenatore è ancora più bello. Era importante vincere dopo la sconfitta con l'Inter, dovevamo mostrare orgoglio e quando si va in campo con questa determinazione, le cose possono andare bene. Ci voleva una gara così, di squadra e di sacrificio. Cuadrado? Ha lavorato bene a casa e ha tenuto fino al 95'. Bisogna fargli i complimenti, perché non è da tutti stare fuori due settimane e giocare così una finale. Arthur? Si è dovuto ambientare, poi è stato fuori per una botta, ma questa sera ha dimostrato il suo valore. È un giocatore importante, che ci dà grande qualità".