Alle ore 6 di questa mattina la Mare Jonio ha raggiunto il limite delle acque territoriali a sud di Lampedusa.Ieri sera alle 23:37 è stato notificato il decreto del Ministro dell'Interno, che ci vieta di entrare. Questa mattina, alle 7, la motovedetta CP312 della Guardia Costiera ha affiancato la Mare Jonio per fare salire a bordo due ufficiali della Guardia di Finanza, che ci hanno notificato il decreto brevi manu.Allegando un report medico, abbiamo richiesto assistenza al MRCC (Centro di Coordinamento Marittimo) e alla Capitaneria di Porto, per le condizioni di bordo dei 99 naufraghi, in particolare donne incinte e bambini. Alle nostre reiterate richieste di POS (Place of Safety, porto sicuro) fatte alle autorità della nostra bandiera, ancora nessuna risposta.Stiamo condividendo le informazioni su questa situazione con i nostri fratelli e sorelle a bordo: siamo tutti sulla stessa barca. Per noi il salvataggio si concluderà solo quando ognuno dei naufraghi sarà a terra, curato e assistito.Fino ad allora noi con loro, loro con noi.13 miglia nautiche a Sud di Lampedusa.Da bordo della Mare Jonio, Mediterranea Saving Humans.


Questo il comunicato diffuso questa mattina dalla Ong Mediterranea Saving Humans che riassume la situazione della Mare Jonio.

Da ricordare che il decreto del ministro dell'Interno è stato poi controfirmato dai ministri della Difesa e dei Trasporti. Il divieto di ingresso alle acque territoriali è stato firmato per motivi di ordine e sicurezza pubblica o per violazione alle norme sull'immigrazione. Non è chiaro quali delle due condizioni possano essere state violate dalla Mare Jonio che ha a bordo circa 50 tra donne e bambini.

Elemento non certo irrilevante, visti i rilievi segnalati dal capo dello Stato in relazione al decreto sicurezza bis, in base al quale viene impedito alla Mare Jonio l'ingresso in acque italiane.

È ovvio che tali rilievi siano quisquilie per gente che, approfittando indebitamente del proprio incarico istituzionale, ha presumibilmente sequestrato centinaia di persone.

Quello a cui siamo costretti ad assistere è l'ultima porcata di un ministro dell'Interno e di un Governo in scadenza di mandato che hanno giocato e barattato la loro indecente propaganda sulla vita di persone che, oltretutto, per la maggior parte fuggivano da dei lager e da una guerra civile.

Queste sono le persone da cui i cosiddetti ministri Salvini, Trenta e Toninelli difendono strenuamente i sacri confini patrii dell'Italia...


Va ricordato anche che si impedisce di sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della Mare Jonio, mentre 78 migranti, di cui alcuni in precarie condizioni di salute, provenienti da Siria e Bangladesh sono sbarcati oggi a Lampedusa in autonomia e senza alcuna difficoltà su una barca partita dalla Libia 3 giorni fa.

Mare Jonio che, tra l'altro, sta affrontando onde alte oltre due metri che rendono le condizioni degli ospiti a bordo della nave molto difficili. Molti si sentono male. Per questo, il capitano ha chiesto alla Capitaneria di Porto l'autorizzazione a riparare a ridosso dell'isola.


Per concludere, tra le ultime nefandezze del Governo del cambiamento ormai in agonia insieme ai suoi disumani protagonisti, da segnalare il divieto di volo imposto dall'ENAC (che dipende dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), senza fornire motivazione alcuna, agli aerei Colibrì e Moonbird che sorvolavano la SAR libica per avvistare e segnalare eventuali imbarcazioni in difficoltà.