Economia

E alla fine Lega e 5 Stelle hanno stralciato quota 100 e reddito di cittadinanza dalla legge di bilancio 2019


I circa 16 miliardi previsti dal Governo per reddito di cittadinanza e quota100 come superamento alla legge Fornero sono previsti nel testo bollinato della legge di bilancio 2019 solo come stanziamenti.

I contenuti dei due provvedimenti guida della "manovra del popolo", nella manovra del popolo non sono presenti. I testi dei provvedimenti sono stati rimandati a due futuri decreti, anche a causa della loro complessità.

Sicuramente sarà quello il motivo. Secondo altri, la ragione è da riportare ai difficili rapporti con la Commissione europea. Lo stralcio dei provvedimenti in manovra potrebbe esser stata fatta per venire incontro ai richiami di Bruxelles e dimostrare che in una qualche maniera, l'Italia tiene conto dei pareri della Commissione.

Ma in questa decisione potrebbe anche esserci una ragione pratica, quella di ritagliare la soglia di coloro che avrebbero diritto al reddito di cittadinanza.

Secondo quanto riportato da Federico Fubini in un articolo sul Corriere della Sera,

«Solo per integrare fino a 780 euro al mese i redditi dei circa tre milioni di italiani con dichiarazioni fiscali fino a mille euro l’anno, servirebbero 26 miliardi di euro all'anno. Per integrare le entrate degli oltre sette milioni che denunciano al fisco redditi fino a 500 euro al mese, occorrerebbero più di 50 miliardi l’anno.»

E non sapendo come poter risolvere la questione, il Governo ha preferito rimandarla.

Fubini è sempre stato molto critico nei confronti del Governo gialloverde. Le sue, quindi, sono da catalogare come dichiarazioni in malafede da parte di un nemico?

In base a quanto dichiarato nel libro di Bruno Vespa dal leghista Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, così non parrebbe:

«Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso.»

Successivamente, in risposta, sono arrivate nel corso della giornata le "sorridenti" dichiarazioni di Conte e Di Maio, che hanno assicurato che il reddito si farà e che i fondi ci sono e sono sufficienti, e quelle della Lega, che ha smentito qualsiasi problema o scontro nella maggioranza.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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