ITA, la protesta dei sindacati adesso riguarda anche il Governo
Anche venerdì, prosegue a Roma per il terzo giorno consecutivo la mobilitazione dei lavoratori Alitalia, che questa mattina si sono dati appuntamento in piazza San Silvestro per protestare in merito a quanto sta accadendo in relazione all'avvio di ITA, la nuova compagnia aerea che dovrebbe iniziare la propria attività dal prossimo 15 ottobre.
ITA è una società partecipata interamente dal MEF, quindi dal Governo e, pertanto, è una società surrettiziamente statale. Nonostante ciò, in base a quanto comunicato finora dai suoi vertici, ha dichiarato di non voler rispettare i contratti nazionali di lavoro e non ha fornito garanzie sul posto di lavoro di tre quarti delle persone attualmente occupate da Alitalia, presentando un piano di rilancio che disegna una compagnia aerea senza senso... non in grado di far concorrenza alle low cost e ancor meno alle linee aeree che operano sulle ben più remunerative tratte internazionali.
Come ITA possa aver successo nessuno, proprio nessuno, lo ha capito, escludendo il Governo e Altavilla, il presidente esecutivo della nuova compagnia aerea.
Dopo le ultime decisioni prese da ITA, tra cui quella di interrompere le trattative con i sindacati che avrebbero dovuto - in base agli accordi - continuare almeno fino al 20 settembre, anche tra i partiti della maggioranza (quelli dell'area di centrosinistra) cominciano a sorgere dei dubbi sulle capacità del management scelto per guidare la nuova azienda.
Così, sulla vicenda ITA/Alitalia si è fatto sentire anche il vicesegretario del Partito democratico, Giuseppe Provenzano, che ha detto di voler aprire una questione di ordine politico sulla vertenza in corso per chiarire gli aspetti della cassa integrazione del personale che non verrà riassorbito nella newco e quelli relativi al mancato rispetto del contratto collettivo nazionale per coloro che verranno assunti.
Il segretario nazionale della Federazione dei lavoratori dei trasporti della Cgil, Fabrizio Cuscito, ha ricordato come da mesi vadano avanti le mobilitazioni degli addetti:
"Abbiamo tenuto le assemblee a Fiumicino e davanti alla sede di Ita. Abbiamo organizzato una grande manifestazione per ribadire che non possiamo accettare le condizioni poste dall’azienda. Non possiamo accettare la dinamica dell’uomo solo al comando che decide per 10mila persone e lo fa in un’azienda di Stato a patrimonio pubblico. Per noi vanno trovate soluzioni condivise".
In base a quanto riportato dall'Ansa, i sindacati di categoria dei trasporti saranno ricevuti nel pomeriggio di venerdì al Mef dal viceministro dell'Economia Laura Castelli per parlare della vicenda. Il primo passo che coinvolge il Governo è stato fatto.
Aggiornamento. Nella manifestazione che si è svolta in mattinata, i sindacati, oltre a denunciare l'assurda e provocatoria interruzione delle trattative da parte di ITA, hanno chiesto la tutela di tutti i lavoratori senza arrivare a nessun licenziamento, un accordo sulla cassa integrazione fino al 2025, il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro e un accordo che consenta il progressivo assorbimento di tutti i lavoratori Alitalia da qui al 2025, anno di piena attuazione del piano industriale seconquanto prospettato da ITA.
Nel pomeriggio, si è svolto l'incontro con la viceministra dell'Economia, Laura Castelli. In una nota, i sindacati ne hanno riassunto così i contenuti:"Il Mef si è attivato per avviare due tavoli di confronto distinti ma paralleli, presso Ita e presso il ministero del Lavoro, che si terranno a partire dai primi giorni della prossima settimana. Il confronto ha esaminato le criticità, occupazionali, contrattuali e di strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria. Abbiamo rappresentato la necessità di riaprire il tavolo di trattativa con la nuova società ITA, ma in un alveo di confronto reale e che preveda il graduale riassorbimento del personale Alitalia e condizioni contrattuali condivise per indipendenti di ITA. Le parti sociali affronteranno il confronto in maniera ferma ma costruttiva, auspicando che il Governo ed ITA abbiano compreso il valore industriale e la valenza sociale di questa vertenza".
Di seguito, la dichiarazione rilasciata al termine dell'incontro da Laura Castelli: "Due le linee guida del Governo: da un lato garantire l'avvio della nuova società nel rispetto degli impegni presi con la Commissione europea, e dall'altro assicurare a tutti i dipendenti di Alitalia un percorso di politiche attive, finalizzate al reinserimento di queste professionalità nel mercato del lavoro. In questa direzione c'è il mio impegno e quello del ministero dell'Economia e delle Finanze".
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