Secondo le stime preliminari, a novembre il dato congiunturale dei prezzi al consumo, esclusi i tabacchi, mostra una riduzione del -0,4% su base mensile.

La diminuzione congiunturale dell'indice generale è principalmente dovuta ai prezzi dell'energia non regolamentata (-3,8%), dell'energia regolamentata (-2,4%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,3%) e dei servizi di trasporto (-0,7%); questi effetti sono stati solo parzialmente compensati dall'aumento dei prezzi degli alimenti non lavorati (+0,9%) e lavorati (+0,6%).


L'inflazione di fondo, escludendo energia e alimenti freschi, continua a rallentare (dal +4,2% al +3,6%), così come l'inflazione escludendo solo i beni energetici (da +4,2% a +3,7%).


Su base annua, l'incremento è del +0,8%, rispetto all'aumento del +1,7% del mese precedente. Nulla a ottobre, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni scende a valori negativi (a -1,3%), mentre quella dei servizi rimane positiva, sebbene in ulteriore rallentamento (da +4,1% a +3,7%), determinando un ampliamento del differenziale inflazionistico tra il settore dei servizi e quello dei beni con +5 punti percentuali, rispetto ai +4,1 di ottobre.
Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +5,6% a +4,8%).


L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l'indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

La decelerazione dell'inflazione è principalmente dovuta ai prezzi dell'energia, sia non regolamentata (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentata (da -31,7% a -36,0%), e in misura minore, al rallentamento dei prezzi degli alimenti lavorati (da +7,3% a +6,3%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +4,6%) e dei servizi di trasporto (da +4,0% a +3,5%). Questi effetti sono solo parzialmente compensati dall'accelerazione dei prezzi degli alimenti non lavorati (da +4,9% a +5,8%).


Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce del -0,4% su base mensile e aumenta del +0,7% su base annua (in ulteriore decelerazione rispetto al +1,8% di ottobre).