Questo mercoledì, il colosso cinese Huawei ha presentato un nuovo aggiornamento del proprio sistema operativo HarmonyOS, che sarà disponibile, per il momento solo nei paesi asiatici, anche se una data precisa non è stata ancora fornita dal produttore.

Dopo aver fatto una timida apparizione in alcuni modelli di smart TV, HarmonyOS è adesso utilizzabile su una ben più ampia gamma di prodotti: accessori, smartwatch, tablet e, soprattutto, smartphone.

Considerato che altri sistemi operativi come Tizen di Samsung e Fire di Amazon non sono riusciti ad intaccare il mercato degli smartphone diviso tra Android e iOS, rispettivamente  all'85,4% e al 14,6% secondo gli ultimi dati forniti da IDC, Huawei, almeno ufficialmente, non ha presentato HarmonyOS come sostituto di Android, bensì come soluzione in grado di consentire agli utilizzatori di condividere facilmente i dati contenuti tra le varie tipologie di periferiche mobili.

Secondo l'agenzia di stampa cinese Xinhua, entro la fine dell'anno Huawei stima che HarmonyOS sarà installato su almeno 300 milioni di dispositivi mobili. Durante la presentazione, comunque, non sono stati fatti annunci in relazione a quella che sarà la strategia di distribuzione del nuovo prodotto, in rapporto ad Android.

L'accelerazione di Huawei verso la creazione di un proprio sistema operativo, che era comunque già in avanzata fase di sviluppo, si è avuta dopo che l'amministrazione Trump aveva imposto al produttore cinese delle limitazioni nell'utilizzo di Android sulle sue periferiche.