“Oltre al fatto che abbiamo già iniziato a restituire i 122,6 miliardi di euro che l’Europa ci ha gentilmente concesso entro il 2058 e quindi che dovranno essere coperti con ulteriore indebitamento, dobbiamo fare i conti con un altro costo indiretto per il nostro paese: la congestione degli enti locali. 

Da settembre dell’anno scorso la pubblica amministrazione è paralizzata dal PNRR, gli uffici tecnici, i dirigenti ed i comparti amministrativi hanno dovuto sospendere ogni altra attività per far fronte alla mole di documentazione che questi fondi richiedono.

Questo si è tradotto nello stallo di tutti gli altri appalti, anche quelli che avrebbero portato benefici economici nella spesa corrente degli enti.

Ancora una volta lo stato ha lasciato sole le Pubbliche Amministrazioni, già da tempo in condizioni di organico precarie, caricandole di ulteriori compiti ma senza dare risorse.”