Politica

Grandissima la partecipazione di folla a Roma alla manifestazione organizzata da Libera per la 29ª Giornata in ricordo delle vittime di mafia


"E tornerà pure la primavera. E sarà più bella delle altre, perché saremo liberi. Noi lottiamo per una cosa che deve venire, e non può non venire” da Roma città aperta a Roma città libera. 100mila volte GRAZIE".

Così l'organizzazione Libera contro le mafie, di don Ciotti, ha commentato la nutrita partecipazione di folla in occasione della 29.a Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, di cui è stata protagonista anche una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali.

La Giornata, riconosciuta ufficialmente dallo Stato con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, è stata ricordata dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, con questa dichiarazione:

«Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è ricorrenza significativa per la comunità nazionale. Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali.Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie. La lettura dei nomi delle innocenti vittime delle mafie è atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia.Le Istituzioni sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà. Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali.La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro».   

Di seguito, alcune delle dichiarazioni da parte di personalità del mondo delle istituzioni presenti alla manifestazione.

Nicola Fratoianni, AVS: "È sempre un onore stare sul palco di Libera e leggere i nomi dei morti innocenti di mafia. Nomi che devono rimanere scolpiti come pietra nella memoria collettiva dell’Italia. Perché non si dia spazio ulteriore alla criminalità, al malaffare, alle mafie che continuano a infiltrare il tessuto del paese. Tocca alla politica, innanzitutto, farsi argine.Nella lotta alla mafia conta ogni singolo gesto, ogni parola. Da questo punto di vista, alcune delle scelte del governo, dai continui condoni alle maglie sempre più strette per l’utilizzo delle intercettazioni nelle indagini, rischiano di essere un segnale sbagliato per le organizzazioni criminali. Lo Stato deve invece dimostrarsi forte e non rischiare di apparire debole e accondiscendente".

Elly Schlein, PD: "Questa è una battaglia che va fatta con gli strumenti di legge, con le forze dell’ordine, ma anche culturalmente. Questa manifestazione è la risposta migliore. Il Pd continuerà nella sua battaglia contro le mafie, che è anche l’impegno per liberare le persone dalla ricattabilità, che è lo spazio dove le mafie si insinuano: il salario minimo, l’emancipazione delle donne sul lavoro, la battaglia contro il subappalto a cascata. Ogni battaglia la dedichiamo allo forzo di riscatto, giustizia sociale, quindi di lotta per la legalità".

Maurizio Landini, CGIL: "È una battaglia di civiltà da fare. Il tema di fondo è affermare il diritto al lavoro, perché il primo elemento di battaglia contro la mafia è rendere le persone libere, non ricattabili. E per poterlo fare c'è bisogno che il lavoro sia garantito, che non sia precario". 

Lo slogan della Giornata, "Roma città libera", evocava il capolavoro del neorealismo "Roma città aperta": un'opera che parla di resistenza e di lotta per la libertà. A ottant'anni dall’occupazione nazifascista, Roma è  tornata a liberarsi, dalle mafie... per quanto riguyarda i fascisti, bisogna attendere.

Autore Rino Mauri
Categoria Politica
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