Esteri

Gaza. Colpito il campo profughi di Jabalia: nuova strage di civili da parte di Israele

In prima serata, durante la quotidiana conferenza stampa, il portavoce dell'IDF, Daniel Hagari, ha ammesso che caccia israeliani hanno attaccato il campo profughi di Jabalia a Gaza, provocando la morte di uno dei comandanti di Hamas, Ibrahim Biari e di altri 50 membri del movimento di resistenza palestinese che erano con lui.

Quello che Hagari non ha detto,  è che nell'attacco sono stati uccisi e feriti decine, forse addirittura centinaia, di civili palestinesi. Per i giornalisti sul posto si tratta dell'ennesimo massacro. Il criminale di guerra Hagari ha poi nuovamente invitato la popolazione imprigionata a nord della Striscia di Gaza di spostarsi a sud, dove verrà egualmente bombardata! Quest'ultimo passaggio Hagari non lo ha aggiunto, ma comunque è ciò che è avvenuto finora!

Di questa continua propaganda che le parti in conflitto stanno veicolando di ora in ora, è impossibile avere riscontro. I media occidentali prendono per oro colato tutto ciò che Israele dice, come se fosse del tutto credibile! I media arabi, perlomeno, aggiungono ciò che fa sapere Hamas... e anche in questo caso vale la stessa considerazione espressa per lo Stato ebraico. Per Hamas, a Jabalia non vi era nessuno dei suoi comandanti.

Ulteriore considerazione: non è da escludere che Israele abbia (volutamente o per errore) colpito il campo profughi, per poi giustificare l'ennesimo crimine di guerra con la scusa di aver voluto  colpire dei membri di Hamas che, come sempre sono stati anche stavolta accusati di farsi scudo della popolazione di Gaza... dimenticandosi che la popolazione di Gaza è prigioniera da anni nel ghetto creato da Israele e comunque teoricamente protetta da trattati internazionali che vietano ciò che l'IDF sta facendo.

Difficile, inoltre, avere conferma della reale portata dell'avanzata dell'esercito israeliano all'interno della Striscia. Anche in questo caso, mentre Israele parla di significativi passi in avanti, Hamas sostiene il contrario. Comunque l'IDF ha dovuto registrare sia ieri che oggi alcune vittime tra le proprie fila.

Per il portavoce delle Brigate al-Qassam, Abu Obaida, l'IDF è avanzato in diversi punti, a nord-ovest di Beit Lahiya, a nord-ovest della città di Gaza e in prossimità del valico di frontiera di Beit Hanoun, aggiungendo che i miliziani di Hamas stanno combattendo in difesa di Gaza:"Negli ultimi tre giorni, i nostri combattenti sono stati impegnati in aspri scontri e, nonostante l’avanzata del nemico nelle aree [distrutte], siamo riusciti a prendere il controllo delle loro posizioni. I nostri combattenti hanno attaccato i carri armati e i veicoli nemici con vari tipi di armi anti-blindature, utilizzando anche missili a corto raggio. La nostra operazione di difesa è in corso ed è ancora nella fase iniziale".

Obaida ha poi dichiarato che Hamas ha informato le nazioni impegnate nelle mediazioni  che nei prossimi giorni sarà rilasciato un certo numero di prigionieri stranieri.

Mercoledì il valico di frontiera di Rafah sarà aperto per consentire anche ad un certo numero di palestinesi feriti a Gaza di essere trasferiti negli ospedali egiziani, secondo quanto riferito da fonti del Cairo, che hanno indicato in 81 i palestinesi a cui sarà permesso di lasciare la Striscia.

Ma oltre che a Gaza, le forze di sicurezza israeliane e i coloni stanno compiendo un massacro, anche se di dimensioni ridotte, in Cisgiordania, dove oggi è stato assassinato un quindicenne.

Intanto gli israeliani combattono anche al confine del Libano, mentre a sud vengono attaccati da droni yemeniti, con gli americani che rispondono agli attacchi delle loro basi in Iraq con incursioni in Siria.



Crediti immagini: twitter.com/alyredaa/status/1719392029082333299/photo/1

Autore Giuseppe Ballerini
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