Esteri

Uzbekistan. Intervista all'architetto Laura Peretti

Artefice di numerosi progetti sia in Italia  (2015 Primo Premio Concorso “Rigenerare Corviale”) che all’estero (2006 Primo Premio, Concurso Internacional para la construcciòn de 839 viviendas protegidas, Loma Colmenar, Ceuta, Lotto A2),  Laura Peretti è uno degli architetti italiani che sta esplorando nuove realtà, nella convinzione che non esistano soluzioni formali e concettuali predeterminate. Per la sua filosofia concettuale non esiste uno “stile” ma ogni progetto nasce come unico, originale risultato di una rigorosa analisi, come frutto di un continuo dialogo con gli interlocutori naturali del processo progettuale: committenti, consulenti, imprese e fruitori finali. Come è possibile vedere dal suo sito https://www.lauraperettiarchitects.com/profile/ il suo studio è costantemente alla ricerca di nuovi progetti per portare la classe italiana nel mondo. 

Di seguito un’intervista concessami in esclusiva di ritorno da un viaggio esplorativo in uno dei paesi più all’avanguardia dell’Asia Centrale:

(Foto copyright by Laura Peretti)


Sei stata di recente in Uzbekistan: paese esotico dell’Asia Centrale. Come ci sei capitata? 

Ho avuto l’occasione di presenziare alle ultime elezioni come osservatore. È stata un’esperienza molto positiva perché le elezioni sono state molto partecipate e regolari. Ho notato che erano presenti tutte le generazioni, dai giovanissimi ai molto anziani e soprattutto era evidente nelle persone un certo orgoglio nel parteciparvi, quasi fosse una festa. Un altro fatto molto positivo è stata la presenza di molte donne sia come votanti che come scrutinatrici, un segno di grande cultura e civiltà in un paese islamico, soprattutto e a maggior ragione se consideriamo l’attuale condizione femminile nel confinante Afghanistan.

Quali sono state le tappe del tuo viaggio?

Tashkent, Samarkanda e Bukhara, troppo poco! 


Che tipo di contatti hai stabilito?

Nell’incontro con l’Università di Architettura di Tashkent e poi con gli addetti all’Ufficio urbanistica della città ho avuto modo di capire le grandi trasformazioni che il paese sta affrontando, trasformazioni davvero importanti e strutturali.

Laura Peretti


A cosa si deve la decisione di visitare come architetto l’Uzbekistan? 

 Certamente al grande fascino delle sue città, e alla sua grandissima architettura, che non ha nulla da invidiare ai nostri capolavori rinascimentali. Gli architetti di quelle città meritano una fama pari ai nostri più grandi, da Palladio a Michelangelo, eppure ben poco sappiamo di loro. 


Quali le differenze tra Uzbekistan e gli altri paesi dell’area? I cosiddetti “Stan”?

 È difficile sintetizzare in poche parole molte differenze, ma certo qui siamo in un Oriente antico per l’ospitalità e la gentilezza dei suoi abitanti, e dell’influenza sovietica è stato mantenuto uno dei caratteri più positivi: più equità nella distribuzione della ricchezza. Inoltre, ho avuto la sensazione di un popolo molto preparato e competente nell’affrontare le nuove sfide. 


Come potrebbe trovarsi un turista italiano in Uzbekistan?

 Io mi sono trovata benissimo e certamente tornerò per visitarlo ancora


E la cucina uzbeka è appetibile per il gusto italiano? 

Per chi ama il cibo naturale e saporito, la frutta e la verdura fresca, l’Uzbekistan è un vero paradiso terrestre!

Autore Carlo Marino
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