"Caro Enrico, mi ha fatto molto piacere incontrarti oggi a Berlino e parlare con te delle sfide che l'Europa deve affrontare. Siamo d'accordo: più che mai, ci vuole un'Europa forte e chiusa e una socialdemocrazia europea forte per rendere il cambiamento sociale, sostenibile e giusto.Ti auguro successo  a te come candidato e al nostro partito italiano gemello, il partito democratico, alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano!Insieme abbiamo la possibilità di plasmare e migliorare l'Europa - e di difenderla con risolutezza contro populisti e estremisti di destra".

Questo endorsement in vista del voto di domenica è il risultato che il segretario Letta ha ottenuto dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, a seguito della sua visita lampo di ieri in Germania, oltre alla dichiarazione del presidente della Spd, Lars Klingbeil che ha affermato che in Italia "è importante che vinca il nostro partito gemello e non la post-fascista Meloni".

Alla presidente di FdI, Giorgia Meloni, il viaggio in Germania di Letta e le dichiarazioni di Scholz e Klingbeil non sono piaciute:

"Vanno in giro a chiedere protezione, perché quello che fa oggi Enrico Letta è questo. Va a trovare i tedeschi e questi dicono sarebbe bene se vincesse Letta e non Giorgia Meloni. Io il consenso lo chiedo agli italiani. Poi se dovessi vincere le elezioni parlerò con le altre nazioni europee.Enrico Letta va in Germania. Benissimo. Devo chiedergli una cosa. È andato in Germania per ottenere il tetto al prezzo del gas? Perché l’alternativa potrebbe essere che è andato in Germania a farsi dire quanto è bravo in cambio del silenzio italiano sul mancato tetto al prezzo del gas? Stanno giocando a mettere in mezzo i poteri internazionali. Loro sono ormai convinti che non gli serva avere il consenso degli italiani perché preferiscono la protezione di alcuni poteri stranieri, esteri, lo abbiamo visto in questa campagna elettorale. Credo che la sinistra italiana stia aizzando queste dichiarazioni. Lo abbiamo visto all’inizio della campagna elettorale. La stampa straniera scriveva in buona parte la stessa cosa, abbiamo visto esponenti del governo italiano, della sinistra italiana fare le interviste in giro per il mondo per spiegare che se dovesse vincere la destra arriverebbero le sette piaghe d’Egitto. Oggi abbiamo un ministro degli Esteri che va in giro a dire che se in Italia vincesse il centrodestra scatenerebbe una guerra economica. Sono operazioni fatte contro l’Italia. Sono disposti a governare sulle macerie pur di governare. E questo mi manda ai matti".

La cosa più divertente della dichiarazione di Giorgia Meloni è il fatto che lei a pochi giorni dal voto delle politiche 2018 andava in Ungheria a far visita ad Orban, riassumendo così il suo pellegrinaggio:

"Adesso, ovviamente, tutti diranno vergogna la Meloni che va da Orban che alza i muri, ma io penso che Orban abbia fatto bene a difendere i confini della sua nazione che è esattamente quello che noi vogliamo fare al governo della nostra: difendere i confini dell’Italia.Penso che Orban faccia bene a difendere l’identità cristiana ungherese europea che è quello che vogliamo fare anche noi. Penso che Orban faccia benissimo a non pensare di poter risolvere il problema della denatalità facendo entrare gli immigrati, ma aiutando le famiglie a fare i figli che è quello che faremo anche noi al governo della nazione.E se alle varie Emma Bonino, Soros, esponenti del Pd italiano, Boldrini non gli sta bene è un peccato, perché è quello che anche noi faremo anche noi faremo al governo dell’Italia".

Quando la coerenza è tutto!