Nel mese di maggio 2018, l'inflazione in Italia, al lordo dei tabacchi, è aumentata del +0,3% rispetto al mese precedente. L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuto in particolar modo ai rialzi dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+2,1%), degli Alimentari non lavorati (+1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Tabacchi (+0,6% per entrambe).

L’inflazione di fondo calcolata al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rispetto ad aprile, è cresciuta del +0,5%, mentre quella al netto dei soli Beni energetici del +0,8%.

In termini tendenziali, la crescita è del +1%, dal +0,5% registrata ad aprile. La stima preliminare era +1,1%.

L’inflazione acquisita per il 2018 è pari a +0,9% per l'indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.

Per la Bce, l'inflazione dell'area euro per il 2018 è prevista che si attesti ad una media intorno al 2% e, per tale motivo, ha annunciato che a partire da gennaio 2019 sarà interrotto l'acquisto mensile dei titoli del debito pubblico degli Stati dell'eurozona.