L'Ecuador revoca l'asilo ad Assange che è stato arrestato a Londra
Lenín Boltaire Moreno Garcés, dal 2007 al 2013 vicepresidente durante il governo di Rafael Correa, è divenuto nuovo presidente dell'Ecuador nel maggio 2017. Quest'oggi ha pubblicato un video sul proprio account Twitter in cui ha annunciato di aver revocato l'asilo concesso dal suo predecessore, Rafael Correa, a Julian Assange.
Come spiega nel video, il presidente Moreno dichiara di aver preso questa decisione in piena autonomia, "a seguito di ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana", aggiungendo di avere ricevuto una garanzia scritta da parte del Regno Unito che Assange "non sarà estradato verso un Paese in cui rischia la pena di morte".
Assange aveva trovato rifugio nell'ambasciata ecuadoregna nel 2012, dopo essere stato rilasciato su cauzione dalle autorità britanniche a seguito di una richiesta di estradizione della Svezia per accuse di aggressione sessuale, in seguito ritirate.
Ma nonostante le accuse svedesi fossero decadute, le autorità britanniche avevano dichiarato che Assange sarebbe stato comunque arrestato se avesse lasciato l'ambasciata perché era venuto meno agli obblighi relativi al rilascio su cauzione.
Ma su Assange pesa anche una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti, come ha confermato in una nota Scotland Yard, sulla base della sezione 73 dell'Extradition Act.
Il sito fondato da Assange, WikiLeaks, ha scatenato più volte l'ira di Washington per aver pubblicato contenuti riservati sulle attività militari e di intelligence degli Stati Uniti, tra cui un video militare che mostrava un attacco del 2007 da parte di elicotteri Apache a Baghdad in seguito al quale rimasero uccise numerose persone, tra cui due giornalisti della Reuters.
Inoltre WikiLeaks è finito anche al centro dell'inchiesta sul Russiagate a seguito della pubblicazione delle email dello staff di Hilary Clinton relative alla campagna presidenziale del 2016.
Julian Assange, oggi 47enne, è stato invitato dall'ambasciatore ad uscire dalla sede diplomatica dell'Ecuador. A seguito del suo rifiuto, il diplomatico ecuadoregno ha chiesto l'intervento della polizia britannica che è intervenuta con una decina di uomini e lo arrestato portandolo via a bordo di un furgone.
"Julian Assange, 47 anni, oggi, giovedì 11 aprile, è stato arrestato dagli agenti del Metropolitan Police Service (MPS) presso l'Ambasciata dell'Ecuador", ha detto la polizia.
Questo il duro commento dell'ex presidente dell'Ecuador Correa, che ha definito l'arresto un crimine contro l'umanità e un corrotto l'attuale presidente Moreno, la cui "decisione sovrana" di revocare l'asilo ad Assange è stata descritta come un atto di vigliaccheria, frutto di servilismo e viltà [a favore degli Stati Uniti, ndr].
La notizia dell'espulsione di Assange dall'ambasciata dell'Ecuador era stata anticipata da WikiLeaks lo scorso 4 aprile con un tweet in cui era riportato il seguente testo:
BREAKING: A high level source within the Ecuadorian state has told WikiLeaks that Julian Assange will be expelled within "hours to days" using the #INAPapers offshore scandal as a pretext and that it already has an agreement with the UK for his arrest.
Di seguito il tweet con WikiLeaks ha comunicato il motivo della richiesta di estradizione degli Stati Uniti: