Alessio Lo Passo ha lanciato un accorato appello al conduttore e autore tv del Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini, tramite una lunga intervista rilasciata al noto sito di cronaca rosa IGOSSIP.it.
Alessio Lo Passo ha dichiarato ai microfoni di IGOSSIP.it: “Ho seguito il GF Vip e mi è piaciuto molto. Una bella edizione, a mio parere. Bellissima la presenza di Manuel Bortuzzo e bellissimi i suoi messaggi importanti. Mi ha fatto poi molto sorridere la storia di Alex e Soleil, che hanno portato avanti il programma con la loro “chimica artistica”, il loro “amore libero” e tutte le tarantelle connesse (e anche “disconnesse”, direi…). Ho apprezzato la coerenza di Davide, che davo per vincitore sin dall’inizio, e Giucas l’highlander… divertente. Un’edizione diversa dalle solite, non solo per la durata record che non avrebbe retto senza un bel movimento all’interno della casa”.
Per poi rivelare: “Mi piacerebbe molto partecipare per vivere emozioni come quelle viste quest’anno e per far capire che le persone a volte possono cambiare attraverso le tragedie personali che hanno vissuto, ma è inutile far tanti giri di parole: il mio recente passato mi ha sbarrato ogni strada. Questa è la verità. Ho una storia molto forte da raccontare, persino socialmente utile, perché io sono l’esempio estremo di ciò che può accadere se ci si muove male sotto i riflettori della notorietà effimera, oppressi dalla paura che tutto finisca. Non per nulla il mio dramma è iniziato per una “paparazzata” costruita a tavolino nel timore di svanire nel nulla, di diventare invisibile. È una pratica molto in uso tra personaggi più o meno noti. Che se ne parli, magari male, basta che se ne parli… però quanto accaduto a me è andato molto oltre. Troppo oltre. Se ci penso ora è tutto assurdo, ma non posso dimenticare quanto quell’errore si è portato appresso, a catena”.
Ha poi aggiunto: “Ora ho il problema opposto: non poter più essere invisibile. Anche volendo, il mio nome digitato su internet è associato al trono di “Uomini e Donne” e al reato del quale posso dichiararmi innocente in massima parte. Internet non permette di dimenticare, non importa se hai pagato il tuo debito: tu sei “quello”. La mia versione dei fatti nessuno la conosce e si è creato un circolo vizioso. Per sparire è necessario apparire, e spiegare… Quello che ho vissuto e perché l’abbia vissuto – errori miei inclusi – lo racconterò, prima o poi. Non tirerò in mezzo nessuno, parlerò solo di me, della mia esperienza durissima. Devo liberarmi. Ho aspettato il tempo necessario a rimettermi in piedi, ma ora sono pronto”.