Quando il distillato non nasce da una materia prima vegetale: l'acquavite di miele
In Italia, e in particolare in Sardegna, siamo abituati ad abbinare il termine “distillato” alle vinacce. Da lì infatti nascono il filu ‘e ferru e la grappa di cannonau, ma oggi portiamo alla vostra attenzione un altro modo di godere della morbidezza e l’aroma dei distillati: l’acquavite di miele.
Acqueviti e distillati
Qualche settimana fa abbiamo parlato di distillati a proposito di un piccolo aneddoto che riguarda il filu ‘e ferru. In quell’occasione avevamo spiegato l’origine del nome e fatto una rapida distinzione tra acquavite e grappa. Se ricordate bene la grappa è una specifica tipologia di acquavite, ovvero di distillato. E avevamo anche specificato che altri prodotti distillati sono acqueviti di patate (vodka), di cereali (whisky) o di canna da zucchero (rhum). Ecco, oggi invece vi presentiamo l’acquavite di miele. La peculiarità di questo distillato è che la materia prima (il miele) non è di origine vegetale.