Hanno massacrato di botte Chef Rubio che accusa di essere stato vittima di un agguato organizzato da ebrei sionisti
Gabriele Rubini, meglio conosciuto come Chef Rubio, ha pubblicato sui propri account social in cui ha denunciato l'aggressione di cui è stato vittima ieri sera.
Questo il suo racconto:
"Sei ebrei sionisti hanno tagliato i cavi del cancello di casa di mia madre, hanno aspettato che tornassi da Cassino e poi mentre provavo ad aprire inutilmente il cancello seduto in macchina (con le cinture infilate) mi hanno preso a sassate, pugni e martellate. “Pezzo di merda, così impari”. Mezzeseghe, non mi avete fatto nulla. Detto ciò, questo agguato di mafiosi squadristi sionisti lo imputo alle comunità ebraiche, a chi non le ha mai denunciate, a chi non ha marciato il 27 gennaio, ai sionisti nascosti tra i politici e i media, ma soprattutto alla vile classe giornalistica. Guai a chi tra tutti i “compagni”, che fino a ieri hanno preso le distanze da me, oserà esprimermi solidarietà. Riceverà uno sputo intriso di sangue in faccia. La Palestina è già libera".
Questo, invece, è Chef Rubio dopo le cure ricevute in ospedale...
Perché Gabriele Rubini accusa dell'aggressione i nazionalisti ebrei che supportano l'apartheid e il genocidio a Gaza? Perché da sempre è un attivista dei diritti dei palestinesi, e da sempre denuncia i crimini commessi dallo Stato ebraico a Gerusalemme est, in Cisgiordania e a Gaza, venendo accusato per questo di antisemitismo, anche se non ne è comprensibile il perché, dato che l'apartheid messo in atto da Israele è un fatto e dato che un fatto anche il genocidio a Gaza.
Nella querelle è stato tirato in ballo uno dei sionisti più sfegatati presenti in Italia, Riccardo Pacifici, ex presidente della Comunità ebraica romana per quanto aveva detto lo scorso 10 ottobre 2023, in occasione della fiaccolata organizzata dal quotidiano Il Foglio a sostegno di Israele:
"A chi fa post antisemiti e istigano alla violenza, pseudo professori come Orsini e D'Orsi: vi veniamo a prendere".
Nello stesso video si faceva riferimento anche a Chef Rubio...
"Chef Rubio? Da lui possiamo aspettarci di tutto. E risponderà nelle sedi opportune delle accuse gravissime che ha mosso nei confronti della comunità ebraica. C'è un nome anche per questo genere di cose: è diffamazione", ha detto Pacifici intervistato dalla Dire. "Quel discorso va contestualizzato. Alla manifestazione era presente il ministro della Giustizia. È chiaro che mi riferivo a un'azione nell'ambito della legalità. Mi auguro che le forze dell'ordine individuino i responsabili dell'agguato che ha subito Chef Rubio e non solo. C'è chi vuole mettere benzina sul fuoco, in un clima già incandescente in tutto il Paese. Se ne occupi chi ha compiti e ruoli per farlo".