Oggi la nonna di Fede farà il vaccino. E sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini di ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana  chiedendo "Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino". Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più pensando che Nonna Luciana, che aveva il diritto di vaccinarsi da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica.E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentire mediaticamente come faranno? Chiedo il vaccino per tutte loro, per tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino ad oggi sono stati calpestati. Ho molto riflettuto nelle ultime settimane se espormi e dire la mia su una situazione molto complicata e più grande di me o no, ma dopo questo ho deciso di farlo. Ho deciso di parlare e dire quanto sono delusa, dispiaciuta, amareggiata e anche un po’ incazzata nel leggere ancora di altri 500 morti solo ieri”.Sono incazzata perché da più di un anno siamo chiusi in casa, da più di un anno la gente muore, da più di un anno i bambini non vanno a scuola e si chiede alle aziende, ai commercianti, ai ristoratori e non solo di avere pazienza e tenere duro. Ma la gente che ha dovuto chiudere le proprie attività è stanca, sono stanchi i miei amici in cassa integrazione sono stanchi e stanno ancora peggio quelli che il lavoro lo hanno perso perché i loro contratti scadevano o i freelancer con le partite iva e i liberi professionisti.Ho pianto ascoltando le loro storie e le storie di amiche che hanno perso una madre, un nonno, uno zio. E tutto questo perché? Perché da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di tutti noi si susseguono.Prima non si riescono a comprare le mascherine o si comprano dalla Cina e son pure troppo care, poi non si hanno i reagenti per i tamponi, e poi saltano i tracciamenti dei contagi e e non si sono rinforzate le terapie intensive e adesso sto casino con i vaccini.Vedere l’Europa a corto di vaccini perché non è riuscita a fare un accordo decente con le case farmaceutiche è desolante. Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l’altro è scoraggiante. Mi fa arrabbiare vedere i responsabili che continuano a sbagliare, sia quelli che c’erano e sono andati via che quelli che ci sono sempre stati e sono ancora sulle loro poltrone senza vergogna. Fino ai nuovi responsabili, quelli che sono arrivati e non si prendono le colpe di quello che continua a succedere. A me, come a tutti, non interessa non interessa chi siete, da quale partito arriviate e quale è la vostra storia, quello che ci interessa è l'incapacità di non riuscire nemmeno a prendere correttamente le prenotazioni di un vaccino di quello che potrebbe essere il nonno di tutti e si è fatto chilometri nella speranza di vaccinarsi. Quello che ci lascia senza parole è vedere quanto siamo indietro con le vaccinazioni nonostante siamo stati i primi in Italia a trovarci in questo casino e a causa vostra saremo gli ultimi a uscire. ...

Per chi volesse leggere anche l'ultima parte dello sfogo Instagram di Chiara Ferragni, questo è il post...

Dato che la nonna cui l'influencer faceva riferimento è quella del marito, il sig. Federico Lucia in arte Fedez, nato a Milano, si presume che la regione cui la Ferragni fa riferimento nel suo post sia la Lombardia.

Pertanto, la vicenda si può riassumere in questi termini. La regione Lombardia non si è preoccupata più di tanto della nonna di Federico Lucia. Saputo invece, grazie a Chiara Ferragni, che la nonna di Federico Lucia era al tempo stesso anche la nonna di Fedez, allora la Lombardia è intervenuta per prenotarle la vaccinazione in un battibaleno... alle 12 in punto! 

E tutto questo grazie al Presidente Attilio Fontana, alla Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti, all'Assessore alla Protezione Civile Pietro Foroni e al coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso... senza dimenticare che la gestione della sanità in Lombardia, secondo gente del "calibro" di Matteo Salvini è quanto di meglio si possa sperare.

Figuriamoci allora come deve essere il peggio!