Un "campo di detriti" è stato scoperto giovedì da uno dei ROV impegnati nella ricerca del Titan, il sommergibile disperso sul fondale dell'oceano Atlantico mentre si stava dirigendo in visita al relitto del Titanic. Questo è quanto ha dichiarato nel pomeriggio di giovedì la Guardia Costiera degli Stati Uniti.

Gli esperti stanno adesso esaminando le informazioni raccolte dal veicolo sottomarino a controllo remoto messo in acqua da una nave canadese. QUesto è quanto affermato dalla Guardia Costiera su Twitter, senza fornire ulteriori dettagli, probabilmente rimandati alla prossima conferenza stampa che è stata annunciata per le 21 ora italiana.

La scoperta, che potrebbe essere confermata dagli ulteriori ROV in grado di raggiungere e operare a profondità fino a 6mila metri, toglie ulteriori speranze ai parenti dei dispersi, già ridotte al lumicino dal fatto che oramai la riserva di ossigeno del piccolo sommergibile potrebbe essere già esaurita e che, nel caso il Titan venisse ritrovato, ci vorrebbero ore, per poterlo agganciare e riportarlo in superficie.

Il Titan, delle dimensioni di un furgone, ha iniziato quella che parrebbe esser diventata la sua ultima immersione alle 8 del mattino (12:00 GMT) di domenica, e dopo più di un'ora ha perso il contatto con la nave appoggio.

Secondo la OceanGate Expeditions, il sommergibile è partito con una riserva di ossigeno di 96 ore, il che significa che si sarebbe esaurita questa mattina, a condizione che il Titan sia ancora integro.

Ieri, la Guardia Costiera degli Stati Uniti aveva fatto sapere che gli aerei di ricerca canadesi avevano registrato dei rumori subacquei, tramite le boe sonar. Però, i ROV che hanno cercato nella zona in cui sono stati rilevati i rumori non hanno ottenuto riscontri.


Aggiornamento 

Nella conferenza stampa della Guardia Costiera, è stato confermato che i detriti ritrovati nei pressi del Titanic sono del Titan,  quasi certamente imploso nel momento in cui se ne sono perse le tracce.