Mario Adinolfi, nella trasmissione “Dritto e Rovescio”, ha operato una profonda confusione associando i preti sposati con regolare percorso previsto dal diritto canonico della Chiesa, a preti gay e gigolò... a partire dal caso di Giuseppe Serrone (accusato ingiustamente da Adinolfi di essere ambiguo), prete sposato con dimissioni richieste al Vescovo, dispensa dagli obblighi del celibato e matrimonio religioso.

Commenta don Serrone: “Anch’io con mia moglie eravamo stati invitati in trasmissione per lanciare un appello al Papa e ai vertici delle Conferenze Episcopali per la riammissione dei preti sposati. In trasmissione abbiamo scoperto della presenza di Adinolfi e Cruciani ai quali il conduttore del programma ha chiesto di fare il punto sulla questione dei preti sposati. Una causa alla quale ho dedicato tutta la mia vita. Per questo motivo Giovedì 31 Ottobre 2019 ho accettato di partecipare con mia moglie alla trasmissione di Rete 4.

Nel corso della puntata Adinolfi e Cruciani hanno messo in dubbio, senza nessuna verifica preventiva, la mia dispensa dagli obblighi del celibato (concessa da Papa Giovanni Paolo II con lettera della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti Prot. N. 43/02/S) e il mio matrimonio religioso (lettera della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti Prot. N. 1011/03/M) del 6 febbraio del 2002 con Albana Ruci.

I preti sposati come me sono dentro la Chiesa. Hanno un percorso previsto dalla Chiesa e recentemente sono stati proposti ai Vescovi Diocesani dalla Congregazione del Clero, nel nuovo documento di dispensa, per essere reinseriti nel ministero sacerdotale”.

Di seguito il post di Adinolfi pubblicato sulla sua pagina facebook:
“Ieri sera ho avuto l’opportunità da Del Debbio di difendere la Chiesa da un attacco brutale operato da un caravanserraglio di preti sposati, preti gay, gigolò che vanno con preti e poi li denunciano, robe così.

Non ho tirato dietro la gamba (è una scelta di vita) e a Cruciani che pretendeva l’adeguamento della Chiesa alle regole del mondo ho potuto spiegare che il progetto salvifico di Cristo richiede a noi che siamo Chiesa di non parlare secondo i diktat del mondo.

Ho potuto anche ringraziare i 115mila sacerdoti, religiosi, religiose che in Italia sono ossatura stessa della nazione e ultimo rifugio per chi perde la speranza, che poi vedono rappresentati in tv i preti solo come pedofili, sposati o gay.

Alla stragrande maggioranza che compie con discrezione e amore la propria quotidiana missione a servizio esclusivo di Dio e della comunità spero sia arrivato il mio grazie”.

Al seguente indirizzo il video di quanto accaduto preso dalla trasmissione citato del 31 ottobre 2019  "Dritto e Rovescio":
www.mediasetplay.mediaset.it/video/drittoerovescio/lamore-in-tonaca_F309976501008C17