Salute

Covid: il trend è in decrescita ma i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età

Il  virus del Covid ovviamente non è "morto" sta ancora girando tra la popolazione che comunque ha acquisito una certa resistenza, ma sta anche mutando e creando nuove infezioni.

Ho visto alcuni Covid positivi, anche se la gente fa meno tamponi oppure si affida ai tamponi fai da te. Molti dei mal di gola e stati febbrili sono Covid positivi. Un buon 70% percento decorre con febbre senza una severa sintomatologia, ma alcuni,  specialmente se diabetici, anziani o fragili  hanno una sintomatologia più incisiva e più duratura.

Di solito in una famiglia si infettano quasi tutti, ecco perché sarei comunque ancora e sempre per l'isolamento durante la positività. 

Sembra che i ricoveri stiano aumentando, ma la mia preoccupazione è per l'autunno inoltrato e l'inverno, dove le temperature e la presenza di altri virus creeranno certamente problemi.

Negli studi medici in generale, negli ospedali e in caso di grosse concentrazioni di persone è auspicabile l'uso delle mascherine, ovviamente da indossare in caso uno sia consapevole di convivere con un contagiato o possibile contagiato dal Covid. 

Non allarmismo, ma solo prudenza... molti, purtroppo, anche se positivi e paucisintomatici tendono a nasconderlo!

Questi gli ultimi dati sul contagio:

Nell'ultima settimana i nuovi casi sono stati 41.626 con una variazione di -5,7% rispetto alla settimana precedente (n: 44.139). Sono stati 161 i deceduti con una variazione di +17,5% rispetto alla settimana precedente (n: 137). Effettuati 270.011 tamponi con una variazione di -0,3% rispetto alla settimana precedente (n: 270.748). Scende il tasso di positività dell'15,4% con una variazione di -0,9% rispetto alla settimana precedente (16,3%). È quanto emerge dal bollettino settimanale di Iss e Ministero della Salute.“Il trend di questa settimana si conferma in decrescita, con dei parametri confortanti, nonostante i timori di molti legati alla riapertura delle scuole e alla ripresa della grande mobilità. Ovviamente, mai abbassare la guardia - spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia - Continuiamo nel nostro lavoro senza dannosi e inutili allarmismi ma con serenità e determinazione, con uno sguardo sempre attento al monitoraggio del Covid-19, nella difesa dei più fragili, a partire dagli anziani”.L'incidenza scende da 75 a 71 casi per 100 mila abitanti. Il tasso di occupazione in area medica è pari al 5,8% (3.589 ricoverati), basso anche se in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (5%). Resta sostanzialmente stabile l'occupazione in terapia intensiva, pari a 1,3% (118 ricoverati) rispetto allo 1,1% di sette giorni fa.L'indice Rt sale a 1,08 rispetto allo 0,98 della precedente rilevazione ma rimane poco sotto la soglia epidemica.I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età, presentando i valori più elevati nella fascia d'età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l'età.L'incidenza settimanale presenta lievi variazioni (in aumento o diminuzione) nelle Regioni/PPAA con valori non superiori a 128 casi per 100.000 abitanti. L'incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Valle D'Aosta (128 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (4 casi per 100.000 abitanti).La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella >90 anni. L'incidenza è stabile o in aumento in tutte le fasce d'età ad eccezione delle fasce 0-9 e 10-19 anni in cui è in lieve diminuzione. L'età mediana alla diagnosi è di 57 anni, sostanzialmente stabile rispetto alle settimane precedenti.La percentuale di reinfezioni è circa il 42%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
Varianti
In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 9 ottobre 2023), si osserva una co-circolazione di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d'interesse EG.5, ed in particolare EG.5.1.1, si conferma predominante.

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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