Il crollo dei bancari dovuto ad un'inchiesta della BCE sui crediti deteriorati
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Gli NPL o non performing loans sono crediti che non fruttano interessi o non riusciranno a ripagare ai creditori neppure il capitale investito. I non performing loans, nel mondo delle banche, sono anche definiti crediti deteriorati, che a loro volta si dividono in più categorie e tra queste gli incagli e le sofferenze.
Gli incagli sono crediti che nel breve periodo non potranno essere riscossi, ma che a medio lungo termine si ritiene possano essere onorati. Le sofferenze, invece, sono crediti che, a causa dello stato di insolvenza del debitore o altro, non sono esigibili, né oggi né mai.
Quando la banca concede un credito, ogni volta fa degli accantonamenti in percentuale alla somma prestata nel caso questa non potesse essere ripagata.
Questa premessa è necessaria per comprendere quello che è accaduto ieri a Piazza Affari, dove i titoli bancari hanno subito pesanti perdite, fino al crollo (quasi - 15%) del Monte dei Paschi di Siena.
Ieri, in mattinata, si era sparsa la voce di una nuova inchiesta della BCE sulle banche europee relativa ai non performing loans. In relazione a questo dato, il sistema bancario italiano è piuttosto sensibile perché l'ammontare dei crediti deteriorati si avvicina al 17% degli impieghi ed ha un valore superiore ai 300 miliardi, di cui più di 200 sono da considerarsi sofferenze.
E' stata sufficiente la sola indiscrezione, senza che ci fosse una conferma ufficiale, per far causare un'ondata di vendite che ha interessato tutto il comparto bancario.
Per fare chiarezza, è intervenuta ufficialmente la Consob che ha provveduto a contattare alcuni istituti bancari che hanno confermato di aver ricevuto delle richieste al riguardo da parte della BCE.
Quale scenario si profila? Se la Bce troverà coerenti gli accantonamenti per far fronte ai crediti deteriorati, le banche sotto inchiesta non correranno alcun rischio. Viceversa, la BCE chiederà agli istituti in difetto di intervenire. In quel caso, due sono le strade possibili da parte delle banche: o una rinuncia ad una parte del proprio margine oppure un aumento di capitale da chiedere sul mercato.
Il giudizio negativo che ieri gli investitori hanno dato sulla situazione delle banche italiane è apparso evidente. Vedremo se verrà confermato dopo che le voci della nuova inchiesta BCE sono divenute ufficiali.