Inaugurazione: 10 Dicembre, alle ore 12, Stazione Tiburtina di Roma
16 ragazze/i dai 14 ai 17 anni provenienti da 6 Paesi coinvolti nel workshop con Giacomo Pirozzi 
14 pannelli raccontano le loro storie attraverso i loro scatti 
 
Il 10 Dicembre, alle ore 12, nella Stazione Tiburtina di Roma, l’UNICEF – in collaborazione con Grandi Stazioni Retail e con il supporto di Accademia Italiana - presenta la mostra fotografica “Vite in Movimento. Sogni e sfide di 16 adolescenti in Italia”.  

La mostra fotografica sarà inaugurata in occasione della giornata mondiale dei diritti umani (10 Dicembre) fino alla giornata internazionale per i diritti dei migranti (18 Dicembre).  

Simbolica la scelta della stazione per ospitare l’esposizione che, attraverso scatti selezionati, invita il visitatore a guardare il mondo dagli occhi di ragazze e ragazzi che si sono trovati a lasciare il Paese d’origine e sono arrivati recentemente in Italia. 
  
La mostra è infatti il risultato di un workshop che ha coinvolto 16 ragazze e ragazzi da 6 Paesi diversi realizzato in collaborazione con Giacomo Pirozzi, fotografo professionista che dal 1991 lavora con l’UNICEF in contesti di vulnerabilità. 

Ragazze e ragazzi sono stati guidati in uno studio tecnico dell’immagine, hanno ricevuto una macchina fotografica con cui hanno descritto spaccati della loro realtà, che hanno commentato con un attento lavoro di story-telling.  

Gli scatti, raccolti in 14 pannelli, raccontano storie diverse ma legate da caratteristiche comuni: un passato che – per diverse circostanze- porta a un viaggio, le sfide specifiche del percorso migratorio e quelle più comuni legate all’adolescenza, i sogni e le speranze future.  
 Ogni pannello mette in risalto anche le parole chiave emerse durante i lavori del workshop - nostalgia, movimento, viaggio, vita, speranza, sogno, normalità – rivelando così i vissuti dietro la scelta, più o meno volontaria, di intraprendere il percorso migratorio. 
  

Tra le storie raccontate quella di Nika, 15 anni, dall’Ucraina. La ragazza parte da Charkiv dopo l’inizio dei bombardamenti. Arriva a Roma. Nei suoi scatti racconta scene di vita quotidiana, persone con un background migratorio e con un percorso probabilmente simile al suo, “forse alla ricerca di una nuova normalità” spiega la ragazza. Fotografa una cattedrale con uno sfondo di un cielo azzurro, per lei il sogno di ritrovare lo stesso cielo libero una volta tornata nel suo Paese. Tra le foto di Nika, quella di una cattedrale sullo sfondo di un cielo azzurro. “Per me – dice – è la speranza di ritrovare quello stesso cielo limpido quando riuscirò a tornare a casa”. 


Tra le storie raccontate dai pannelli anche quella di Mamoudou, 16 anni, della Guinea Conakry. Lascia il suo Paese nel post COVID-19, per via delle condizioni difficili in cui versava la famiglia. Le sue foto raccontano il sogno di completare gli studi, diventare ingegnere e tornare presto nel suo Paese. “In Guinea sognavo di completare gli studi e trovare lavoro, qualcosa che per molti è una normalità, per tanti altri un privilegio. Poi è iniziata la pandemia, che ha peggiorato i problemi economici”. Questa la molla che spinge Mamoudou a partire, dalla Guinea Conakry all’Italia, alla ricerca di un futuro migliore.  Nelle sue foto Mamoudou ha sempre un libro in mano, resta quella la sua più grande passione. Tra le altre foto spiccano volti di migranti, negli angoli di Roma. 
“Per me quegli scatti significano molto: la migrazione spesso non è una scelta, è una necessità. Tante persone lasciano casa per problemi, che sia guerra o povertà, per un futuro diverso. Siamo migranti e dobbiamo esserne fieri: abbiamo messo la nostra vita in pericolo, per realizzare un sogno che ogni giorno cerchiamo di portare avanti, va raccontato”.  


Il laboratorio di fotografia, attraverso il metodo sperimentato da Giacomo Pirozzi – e portato in oltre 60 Paesi – diventa quindi uno strumento finalizzato anche a superare un vissuto difficile attraverso l’espressione del dolore e la rivelazione delle speranze future.  

“Vite in Movimento. Sogni e sfide di 16 adolescenti in Italia” sarà visitabile fino al 18 dicembre nella stazione di Roma Tiburtina, ingresso Piazzale della Stazione Tiburtina



Crediti immagine: comunicato stampa UNICEF