Salute

Se fai uso di apparecchi acustici, questo post fa per te

Come fai a sapere se i tuoi apparecchi fanno davvero al caso tuo

Se porti gli apparecchi acustici penso ti interessi sapere se sono stati tarati e verificati nel modo più scrupoloso possibile dal tuo Audioprotesista.

Voglio dire, in qualche modo ti aiutano a sentire il parlato, e va bene, ma forsepotrebbero fare di più per te, come si fa a stabilirlo?

Ci vorrebbe una prova oggettiva che dica se effettivamente gli apparecchi stanno facendo davvero il proprio lavoro o potrebbero fare di più e meglio.

Altrimenti si resta sempre nell'incertezza, e siamo portati a chiederci se è stato davvero fatto il massimo per risolvere il problema dell'ipoacusia, mentre in realtà non è proprio così.

Il modo per scoprirlo c'è...

Il modo per scoprire se gli apparecchi acustici stanno facendo il proprio lavoro, assicurandoti quel "guadagno uditivo" che il tuo orecchio merita (anche per i soldi che hai speso per l'acquisto degli apparecchi), è conosciuto da tutti gli Audioprotesisti e si chiama "misurazione in situ".

Non tutti gli Audioprotesisti sono però in grado di effettuare questo tipo di misurazione, anche se dovrebbero esserne capaci..., visto che hanno conseguito una laurea che li abilita a esercitare la professione.

Molti procedono in maniera poco professionale, prendendo per buona, senza porsi tanti problemi, la taratura standard degli apparecchi a cura della casa costruttrice, unica per tutti i casi.

I motivi per cui questo avviene, non solo in Italia ma anche in America e in tutto il mondo, sono i più svariati.

Nel post che presento oggi ne elenco cinque, quelli più ricorrenti, e sono tutti poco convincenti, per non dire fasulli.

Non sarebbe una questione così importante, se non fosse che...

A questo punto potresti pensare che sia una questione di poco conto conoscere i motivi per cui gli Audioprotesisti non procedono alla misurazione in situ degli apparecchi.

E avresti senz'altro ragione. Se non fosse che questo mancato aggiustamento al tuo orecchio (si chiama fitting) ti priva del sacrosanto diritto di avere gli apparecchi acustici tarati per il tuo specifico caso, cioè per il tuo grado di ipoacusia e sordità, e per nessun altro.

Ogni orecchio è infatti diverso da qualsiasi altro, così come la perdita uditiva. Come può quindi un apparecchio acustico correggere alla perfezione (per quanto possibile) la tua ipoacusia e anche quella del tuo vicino, per dire, che ne ha un'altra di diverso genere?

Leggendo il post che trovi a questo indirizzo [http://www.acufenichefare.it/fitting-apparecchi-acustici/] ti renderai conto che hai tanti ottimi motivi per chiedere al tuo Audiprotesista che effettui la misurazione in situ, semmai non l'avesse mai fatta in precedenza, assicurandoti quel "guadagno uditivo" che è appunto misurabile oggettivamente con la tecnologia oggi disponibile.

Buona lettura!

(Altre Informazioni)
Autore peppino zappulla
Categoria Salute
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