Esteri

Perché la Palestina non ha partecipato alla Conferenza di Varsavia

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, quest'oggi prima della sessione di apertura della Conferenza sulla sicurezza in Medio Oriente a Varsavia, ha enfaticamente dichiarato che il mondo "non può raggiungere la pace e la sicurezza in Medio Oriente senza confrontarsi con la questione iraniania".

In fondo è questo il senso della Conferenza: creare un'alleanza degli Stati arabi sunniti con Israele sotto l'ombrello e la supervisione Usa, in funzione anti Iran, cercando di includere nel pacchetto anche un accordo di pace tra israeliani e palestinesi, suggerito dallo stesso Trump, ma dettato ovviamente da Netanyahu.

Su questo argomento, oggi è intervenuto il consigliere del presidente Usa per il Medio Oriente, Jared Kushner, che ha dichiarato che il piano di pace di Trump, suo suocero, annunciato come imminente da mesi e intitolato "Deal of the Century", sarà reso noto solo dopo le elezioni israeliane del 9 aprile.

Kushner, secondo quanto riportato da alcune agenzie, ha fatto tale dichiarazione ai partecipanti alla Conferenza di Varsavia, senza però entrare, neppure a grandi linee, nel merito del piano.

In base al punto di vista palestinese, le politiche adottate dall'amministrazione Trump hanno minato la pace e la sicurezza in Medio Oriente, con lo scopo di normalizzare l'occupazione israeliana, negando il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione.

Quindi, la conferenza di Varsavia oltre ad essere finalizzata a creare un'alleanza anti Iran, contemporaneamente cerca di raccogliere anche il consenso necessario per liquidare la causa palestinese e i diritti di un intero popolo.

Autore Giuseppe Ballerini
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