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Caro Comune di Napoli, Maradona merita lo stadio più bello del mondo

Lo Stadio 'Diego Armando Maradona' è uno degli impianti sportivi più amati del mondo, quasi un 'tempio' per i milioni di partenopei in città e nel mondo.

Il Maradona, però, che ha ormai 65 anni e che necessita di lavori  importanti per i quali, servirebbero almeno  80 milioni di euro «per renderlo uno stadio moderno, ancora più sicuro e all’altezza della città».

Il Comune
Rinnovare integralmente il Maradona è un'impresa per la quale il Comune di Napoli non ha nè la forza  finanziaria - essendo altre le priorità dei servizi ai cittadini - nè la decisionalità politica - essendo la struttura utilizzata anche da associazioni ed enti per atletica e concerti. 

Dunque,  a dicembre scorso, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis si è rassegnato a dover attivare la clausola di rinnovo della la Convenzione quinquennale  dello stadio Maradona fino al 30 giugno 2028.

Ma la cosa non è finita qui. DeLa non demorde e la SSC Napoli chiede al Comune di  la possibilità di utilizzare maggiori spazi all’interno del Maradona, in attesa di ottenere una concessione per 99 anni.

L'elemento critico
A parte la volontà politica di dare a Maradona, al Napoli e alla città un impianto adeguato al III Millennio, da punto di vista giuridico non è una cosa semplice, dato che l'art. 1809 c.c. prevede che "se, durante il termine convenuto o prima che il comodatario abbia cessato di servirsi della cosa, sopravviene un urgente e impreveduto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione immediata".
Secondo alcuni anche un bisogno non urgente legittima il diritto alla restituzione. (fonte Brocardi)

Una questione molto delicata come può intuire qualunque italiano che conosca la durata effimera di tante delibere e determine comunali qui in Italia e, dunque, anche a Napoli.
 
Fatto sta che lo stadio di Diego Armando Maradona non può più restare negletto.

Le opportunità
La speranza per Maradona, Il Napoli e la città di Napoli è riposta nell'attuale Sindaco Manfredi che - neanche a farlo apposta - è un noto ingegnere,  professore di tecnica delle costruzioni. consigliere tecnico del Ministro Nicolais per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione ed  ex membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Saprà trovare strada e convergenze per sbloccare una situazione che soffoca la crescita del brand e della rosa della SSC Napoli?

Oppure rimarrà la solita convenzione quinquennale limitata agli eventi sportivi del Napoli, visto che l'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris - intervenuto a Canale 21 - ha ribadito che "lo stadio deve rimanere alla città, così da essere più popolare così non ci sarà mai il profitto che conta e così non lo fanno solo per i ricchi."?

Eppure, una società calcistica professionistica competitiva è  certamente una società 'a fini di lucro', i calciatori più popolari sono sempre anche molto ricchi, è proprio il profitto che manca quello che al Comune  ha fatto accumulare 80 milioni circa di interventi e ammodernamenti.

Soprattutto, uno stadio da tempo è come un'arena televisiva.  Non è più solo un luogo dove recarsi fisicamente, bensì è anche nel nostro salotto  o nel bar o su social o nella sala giochi dove vediamo le partite.

La soluzione ?
L'alternativa sarebbe solo quella di attendere la riforma degli stadi che andrà ad adeguare la normativa sia per le concessioni 99ennali sia per le relazioni contrattuali tra ente proprietario e società sportiva.

Chissà se sarà il Comune o il Governo a regalare un 'futuro digitale' allo stadio, a Maradona, alla squadra, ai tifosi nel mondo, alla città di Napoli eccetera?

O nessuno dei due.

Autore italianblogger
Categoria Sport
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