In base all'ultimo aggiornamento pubblicato il 5 luglio dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control), agenzia indipendente dell'Unione europea che opera per rafforzare le difese dei paesi membri dell'Unione nei confronti delle malattie infettive, negli ultimi 7 giorni vi è stata in Europa un'inversione di tendenza nell'andamento del contagio da Covid che, per la prima volta, dopo 9 settimane ha ripreso a crescere.
I casi di Covid sono cresciuti in maniera vistosa in Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Spagna. Al momento, rimane contenuta la variazione nel numero dei decessi.
In base alle precedenti stime effettuate dall'Ecdc, i casi Covid tra il 26 giugno e il 3 luglio avrebbero dovuto essere nettamente inferiori rispetto a quelli realmente registrati: in Spagna avrebbero dovuto esserci 21.743 casi, invece ce ne sono stati 51.405; in Italia, 5.222 invece di 3.909. In Belgio, mentre le previsioni dell'Ecdc ne indicavano 1.960, ne sono stati rilevati invece oltre 4 mila.
Nel Regno Unito, ormai, la variante delta si è distribuita uniformemente in tutto il Paese con un numero di contagi, ulteriormente in crescita, che interessa in questo momento 214,4 persone ogni 100mila abitanti. Anche il numero dei nuovi ricoveri è in aumento, 1.953 nell'ultima settimana. Non aumenta, invece, il numero dei morti, 122 negli ultimi 7 giorni, 2 in meno rispetto a 7 giorni fa.
Anche in Europa la situazione dei decessi resta tutto sommato stabile. In Spagna 13 in più in una settimana, in Italia 26 in più, in Belgio 8 in meno.