Il Magistrato torinese pubblica il libro “Con Coraggio per la Verità “ edito da Pagine. L’opera è definita da Filippo De Jorio una voce di speranza, di chi tra il dovere e vantaggio personale ha sempre scelto il primo.
Dal mancato attentato alla vita parte un resoconto delle mie esperienze, come Giudice Istruttore presso il Tribunale di Torino e come Procuratore della Repubblica di Asti, passando per confessioni eccellenti, risvolti personali, vittorie e sconfitte professionali.
Sullo sfondo delle indagini riguardanti Mafia, ’Ndrangheta e corruzione, si snoda un racconto agile e coinvolgente, tutto relativo a fatti realmente accaduti e documentati, che coinvolgono importanti personaggi politici e del mondo economico, da Andreotti a Montezemolo. Non da ultimo alcune riflessioni sulla vicenda del giudice Falcone portano alla luce alcuni particolari inediti sull’operato del magistrato barbaramente ucciso dalla Mafia.
Da Palamara ad Amara subito una riforma del CSM bene il Referendum Popolare.
Abbiamo rivolto al Dottor Sorbello alcune domande .
Una vera riforma della Giustizia comporta interventi incisivi e delicati su alcuni aspetti essenziali. Separazioni delle carriere fra PM e Giudici (con due CSM), verifica periodica della professionalità e della produttività dei magistrati e, soprattutto, la responsabilità diretta dei medesimi. È facile attendersi forti resistenze del blocco corporativo della magistratura associata con supporto di partiti e politici vicini alla stessa. La strada parlamentare sarà tutta in salita e tortuosa. Ecco perché c’è bisogno di una forte spinta popolare attraverso il referendum proposto dai radicali e dalla Lega.
Il caso Amara pone una serie di interrogativi: perché uno solo dei verbali di Amara è venuto alla luce grazie alla pubblicazione sulla Verità? Perché gli altri 4 (forse) verbali di interrogatori sono stati tenuti nel cassetto dal Fatto Quotidiano e da La Repubblica (cui sarebbero stati inviati da una ex collaboratrice di Davigo)? Chi sono gli alti magistrati e gli alti ufficiali della Guardia di Finanza appartenenti alla loggia massonica Ungheria? Di chi era l’abitazione di piazza Ungheria dove erano soliti riunirsi gli appartenenti alla loggia? Nel suo libro distingue tre categorie di magistrati. I giudici intellettualmente onesti che saranno animati da una decisa e obiettiva ricerca della Verità (qualunque essa sia); i giudici intellettualmente disonesti che si fanno influenzare nel loro impegno professionale da ideologie politiche cui si sono sempre ispirati; i giudici burocrati che si preoccupano solo di andare avanti, scansando problemi e responsabilità.
Palamara nel suo libro parla solo del sistema anomalo delle nomine dei Capi delle Procure e degli altri Uffici direttivi, ma non fa alcun riferimento ai mali della Giustizia.
Durata biblica delle cause penali e civili ( con gravi ricadute sul piano economico-sociale); scarsa professionalità e produttività dei magistrati; la non responsabilità diretta per il loro operato; la sudditanza psicologica dei giudici rispetto ai PM.