In troppi oggi esiste la convinzione che il Covid sia scomparso, oppure che sia una semplice influenza e che sia inutile fare tamponi e prendere precauzioni. Tutto questo, insieme alla nuova Variante Xec, sta portando ad una diffusione massiva del virus che, ben lungi dall'essere morto e sconfitto, gira tra la popolazione. Con l'inizio del freddo avremo come al solito i virus respiratori, quelli influenzali e la variante Xec del Covid. La gente inizierà ad avere anche sintomi respiratori seri e inizierà a chiedersi che terapia fare!  Purtroppo dovrebbe sin da oggi stare attenta al contagio ed evitare che questa ed altre prossime varianti si diffondano . 

In uno studio pubblicato il 18 agosto, sono state identificate in Italia due sequenze della variante Xec, rilevate in Veneto e Trentino Alto Adige, rispettivamente il 31 e il 18 luglio.

La variante Xec è una nuova comparsa nel panorama delle varianti Covid e potrebbe modificare lo scenario attuale nei prossimi mesi, innescando ondate particolarmente intense in diverse parti del mondo. Identificata per la prima volta a Berlino a fine giugno, Xec è una variante ricombinante che ha già fatto la sua apparizione in tre continenti. Da quel momento, si è diffusa rapidamente in Europa, Nord America e Asia, continuando a espandersi.

Xec potrebbe diventare una delle prossime varianti dominanti, competendo con quelle attualmente prevalenti come KP.3.1.1 e le sue discendenti. Mike Honey, un esperto di dati di Melbourne, Australia, ha tracciato un primo profilo di Xec, evidenziando come diversi studiosi la stiano già tenendo sotto controllo. Raj Rajnarayanan, professore presso la Nyitcom-Arkansas State University, sta monitorando la sua diffusione e ha condiviso diversi grafici su X, mostrando la sua progressione. In uno di questi, pubblicato il 18 agosto, comparivano due sequenze di Xec rilevate in Veneto e Trentino Alto Adige a fine luglio.

Secondo Honey, ciò che colpisce di Xec è il suo "tasso di crescita" a livello globale, stimato intorno al 3,8% al giorno (27% alla settimana) rispetto alle varianti JN.1, che già possiedono mutazioni competitive. Honey sottolinea che Xec sembra avere "la crescita più rapida" tra le varianti attualmente conosciute. Fino a pochi giorni fa, erano stati segnalati circa 111 campioni di questa nuova variante, provenienti da 15 Paesi in tre continenti, tra cui recenti segnalazioni da Israele e Spagna.

Xec è un "mix" di due varianti diverse: KS.1.1 (una cosiddetta variante FLiRT) e KP.3.3 (variante FLuQE). Secondo Honey, questa combinazione, insieme a un'insolita mutazione (T22N), potrebbe conferire a Xec un vantaggio, soprattutto considerando che include le caratteristiche delle varianti più veloci. La sua crescita è stata particolarmente forte in Germania, da dove si presume abbia avuto origine, ma la variante si sta diffondendo anche nei vicini Danimarca e Paesi Bassi.


Fonte: Dott.Net