«La sovrintendenza sta verificando che non ci siano vincoli su San Siro, a me ad oggi non risultano. Io ribadisco la mia posizione: preferirei che si lavorasse su San Siro.

Se le squadre per il timore di dover giocare in un cantiere, mentre c'è il campionato, preferiscono un progetto diverso, sanno quali sono i limiti che noi possiamo concedere in termini di edificazione. È chiaro a loro e a noi che uno stadio senza ulteriori sviluppi è difficilmente sostenibile. Io non ho fretta ma vorrei che venissero da noi con una proposta chiara. In un modo o nell'altro sarebbe una buona cosa per Milano.»

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a cui si riferiscono le precedenti dichiarazioni, si è detto disponibile alla scelta di Milan e Inter di costruire un nuovo stadio comune in sostituzione dell'attuale impianto di San Siro che finirebbe per essere demolito.

«Devo ragionare da sindaco più che da tifoso - ha aggiunto Sala. - Io sono affezionato a San Siro, però da sindaco devo dire che è un problema solo di rispetto delle regole, quindi vediamo un po' cosa succederà».

Prima è arrivato il sì del Milan a cui, poco dopo, sì è associato anche quello dell'Inter. Entrambe le milanesi hanno deciso di progettare un nuovo stadio in comune, a fianco dell'attuale Meazza (che verrebbe demolito), nell'area in precedenza occupata dal trotto.

Il nuovo stadio dovrebbe vedere la luce per l'inizio della stagione 2023/24, disporre di circa 60mila posti, essere parzialmente interrato per diminuirne il più possibile l'impatto acustico. Ma prima di poter iniziare i lavori sono necessari gli aspetti burocratici, dagli studi di fattibilità alle conferenze dei servizi, ecc. che richiederanno almeno un paio di anni dalla presentazione del progetto.

Quindi, il progetto che dovrebbe avere un costo di 300 milioni di euro per ognuna delle due società che lo supportano, dovrebbe partire già nei prossimi mesi se Milan e Inter vorranno giocare nel nuovo stadio già dalla seconda metà del 2023.

Per i nostalgici, le esigenze di fatturato non possono fare a meno dei milioni di euro garantiti da una sponsorizzazione, così il nuovo impianto non sarà intitolato a Meazza. E questa, al momento, è l'unica cosa certa di tutto il progetto a venire.