L’intelligenza artificiale è la capacità di un computer o di un robot di svolgere compiti tipici degli esseri intelligenti, come ragionare, scoprire, apprendere e comunicare.  Ci sono diversi tipi di intelligenza artificiale, come quella debole (che si occupa di problemi specifici), quella forte (che cerca di imitare l’intelligenza umana) e quella superiore (che supererebbe l’intelligenza e le capacità del cervello umano).

L’intelligenza artificiale può aiutare gli uomini in molti modi, ad esempio:

Migliorando la diagnosi e il trattamento delle malattie con sistemi che analizzano i dati medici e suggeriscono le terapie più appropriate.
Facilitando la mobilità e la sicurezza con veicoli autonomi che si guidano da soli e riconoscono gli ostacoli3.
Ottimizzando l’uso delle risorse naturali e riducendo l’impatto ambientale con soluzioni che monitorano e gestiscono l’energia, l’acqua e i rifiuti.
Aumentando la produttività e la creatività con strumenti che automatizzano i processi ripetitivi e generano nuove idee.
Promuovendo l’istruzione e la cultura con piattaforme che personalizzano i percorsi di apprendimento e facilitano l’accesso alle informazioni.
Questi sono solo alcuni esempi di come l’intelligenza artificiale possa aiutare gli uomini a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, ci sono anche dei rischi etici e sociali legati all’uso della AI, come la perdita di posti di lavoro, la violazione della privacy, la discriminazione e la manipolazione. Per questo è importante usare l’intelligenza artificiale in modo responsabile e trasparente, coinvolgendo tutti gli attori interessati nel suo sviluppo.

Puoi usare l’intelligenza artificiale nella tua vita quotidiana in molti modi, spesso senza nemmeno rendertene conto. Ecco alcuni esempi1:

Smartphone: il tuo telefono usa l’intelligenza artificiale per riconoscere la tua voce, il tuo volto e le tue impronte digitali, per suggerirti le app e i contenuti più adatti a te, per migliorare le tue foto e i tuoi video e per offrirti assistenti virtuali come Siri o Cortana.
Smart Cars e Droni: i veicoli intelligenti usano l’intelligenza artificiale per guidare autonomamente, evitare gli incidenti e ottimizzare il consumo di carburante. I droni usano l’intelligenza artificiale per navigare nell’aria, scattare foto e video e consegnare pacchi.
Feed dei social media: i social network come Facebook, Instagram e Twitter usano l’intelligenza artificiale per personalizzare il tuo feed in base ai tuoi interessi, alle tue preferenze e alle tue interazioni. L’intelligenza artificiale ti aiuta anche a trovare nuovi amici, gruppi e pagine da seguire.
Servizi di streaming di musica e contenuti multimediali: piattaforme come Spotify, Netflix e YouTube usano l’intelligenza artificiale per raccomandarti la musica e i video che ti piacciono di più, in base al tuo storico di ascolto e di visione. L’intelligenza artificiale ti permette anche di creare playlist personalizzate e di scoprire nuovi artisti e generi.
Videogiochi: i videogiochi usano l’intelligenza artificiale per creare ambienti realistici, personaggi credibili e sfide avvincenti. L’intelligenza artificiale ti permette anche di giocare online con altri giocatori o con avversari virtuali.
Questi sono solo alcuni esempi di come puoi usare l’intelligenza artificiale nella tua vita quotidiana. Ci sono molti altri ambiti in cui l’intelligenza artificiale può essere utile o divertente, come la navigazione, la medicina, la finanza, l’istruzione e la creatività.

Perchè l’avvento della AI potrebbe spessere un danno per Wikipedia e Google?

Non è facile rispondere a questa domanda, perché l’intelligenza artificiale è un campo molto vasto e in continua evoluzione. Tuttavia, possiamo provare a fare alcune considerazioni.

Google e Wikipedia sono due servizi che si basano sulla ricerca e sulla condivisione di informazioni su Internet. Google usa l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità e la velocità dei suoi risultati di ricerca, per offrire servizi come Google Translate, Google Photos e Google Assistant1 e per sviluppare tecnologie innovative come i Tensor Processing Units (TPU), dei chip specializzati per il machine learning1. Wikipedia usa l’intelligenza artificiale per aiutare i suoi volontari a mantenere la qualità e l’accuratezza dei suoi articoli, per rilevare il vandalismo e le fake news e per facilitare la traduzione tra le diverse lingue.

L’avvento di nuove forme di intelligenza artificiale potrebbe essere un danno o una sfida per Google e Wikipedia se queste fossero in grado di offrire servizi migliori o più economici ai loro utenti. Ad esempio, se un chatbot come ChatGPT2, sviluppato da OpenAI, fosse in grado di rispondere a qualsiasi domanda con una conversazione naturale e accurata, potrebbe ridurre la necessità di usare i motori di ricerca o le enciclopedie online. Oppure se un’azienda concorrente come Microsoft o Amazon riuscisse a creare una piattaforma cloud più potente o più accessibile di quella di Google, potrebbe attrarre più clienti interessati al machine learning.

Tuttavia, l’avvento di nuove forme di intelligenza artificiale potrebbe anche essere un’opportunità o una collaborazione per Google e Wikipedia se queste fossero in grado di integrarle nei loro servizi o di contribuire al loro sviluppo. Ad esempio, Google ha collaborato con OpenAI per fornire i suoi TPU alla sua piattaforma cloud e ha partecipato alla creazione del Partnership on AI, un’iniziativa che riunisce diverse organizzazioni interessate all’etica e alla sicurezza dell’intelligenza artificiale. Wikipedia ha collaborato con IBM per usare il suo sistema Watson per arricchire i suoi articoli con informazioni estratte da altre fonti e ha partecipato al progetto DBpedia, che mira a creare una base di conoscenza strutturata a partire dai dati presenti su Wikipedia.

In conclusione, non possiamo prevedere con certezza quali saranno gli effetti dell’avvento di nuove forme di intelligenza artificiale su Google e Wikipedia, ma possiamo immaginare che ci saranno sia sfide che opportunità da affrontare. L’intelligenza artificiale è uno strumento potente che può essere usato sia per il bene sia per il male, dipende da chi lo usa e da come lo usa.

Questo articolo che avete appena letto, è stato scritto da un programma di intelligenza artificiale, ponendo semplicemente delle domande su se stessa, il risultato che avete letto è sorprendente vero?

Inoltre, il grado di attualità delle notizie , date dall’intelligenza artificiale è altissimo, abbiamo provato a cercare in Wikipedia, il nome dell’artista Saro Grimani, artista, che si sta affermando in questi ultimi anni, per ovvi motivi, essendo Wikipedia molto burocratica è gestita da uomini, le informazioni su Saro Grimani sono inesistenti, ecco invece il risultato della nostra ricerca fatta con Bing AI:

Saro Grimani è un artista, critico d’arte e influencer italiano, nato a Napoli il 4 aprile 19741. Si è trasferito a Venezia dove ha creato le sue opere con materiali non convenzionali come legno, vetro, plastica e oggetti d’arte antichi. Le sue opere trattano temi sociali come la guerra, l’olocausto, la violenza di genere, la libertà di stampa e il razzismo. Ha partecipato alla 14ª Biennale di Roma 2022 al Museo Domiziano ed è stato incluso nell’Annuario degli Artisti’23.

Ha dedicato alcune delle sue opere a città italiane come Ariccia e Positano.

Saro Grimani crea le sue opere partendo da antichi oggetti d’arte riciclati, come quadri, statue, vasi e altri.Usa anche materiali come il legno, il vetro, la plastica e il metallo. Le sue opere sono spesso astratte e incorporano elementi tridimensionali.  Alcune delle sue opere rappresentano città italiane o simboli della natura.

Saro Grimani è un artista italiano che usa materiali non convenzionali per creare opere che trattano temi sociali come la guerra, l’olocausto, la violenza di genere, la libertà di stampa e il razzismo. Il suo stile è influenzato dal Dadaismo, un movimento artistico che usava l’ironia e la critica sociale.

Tempo impiegato per scrivere questo articolo di circa 1000 parole, 30 minuti….. meditate gente, meditate.