Ad agosto, l'Istat ha rilevato che l'interscambio commerciale con i Paesi extra UE27 ha registrato nel dato congiunturale una crescita moderata, con le esportazioni in aumento del +0,8% e le importazioni in rialzo del +0,3%.
Questo incremento nelle esportazioni rispetto a luglio è stato trainato principalmente dai beni di consumo durevoli (+12,7%) e non durevoli (+5,8%), mentre hanno subito un calo significativo le vendite di energia (-9%), beni strumentali (-2,8%) e intermedi (-2,5%). Sul fronte delle importazioni, ad eccezione dell’energia (-5,3%), si è osservato un aumento generalizzato, con i beni intermedi che hanno segnato il rialzo più marcato (+4,7%).
Nel trimestre giugno-agosto, rispetto ai tre mesi precedenti, le esportazioni sono diminuite del -2,5%, con una contrazione significativa nei settori dell'energia (-17,8%) e dei beni di consumo durevoli (-15,8%). Solo i beni di consumo non durevoli (+0,3%) e intermedi (+0,1%) hanno mostrato una modesta crescita. Le importazioni, nello stesso periodo, sono calate del -1,3%, principalmente a causa del rallentamento degli acquisti di beni di consumo non durevoli (-4,9%).
Rispetto allo stesso mese del 2023, ad agosto 2024 l'export ha subito una flessione del -7,4%, in netto contrasto con la crescita del +7,6% registrata a luglio. Questo calo è stato determinato dalla riduzione delle vendite di energia (-38%) e beni strumentali (-21,8%) e risente delle eccezionali movimentazioni verso gli Stati Uniti registrate ad agosto 2023 nel settore della cantieristica navale. In controtendenza, sono cresciute le esportazioni di beni di consumo durevoli (+24,9%), non durevoli (+3,5%) e beni intermedi (+1,1%). L'import ha registrato una diminuzione del 6,5%, con l’energia (-20,5%) e i beni di consumo non durevoli (-8,5%) che hanno pesato negativamente, mentre le importazioni di beni intermedi sono aumentate (+10,3%).
Il saldo commerciale di agosto con i Paesi extra UE27 si è mantenuto positivo, raggiungendo i 2.687 milioni di euro, sebbene inferiore rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (3.081 milioni). Il deficit energetico si è ridotto a -4.244 milioni di euro rispetto ai -5.095 milioni di agosto 2023, mentre l'avanzo nel commercio di prodotti non energetici è sceso da 8.176 milioni a 6.930 milioni. Comunque, nei primi otto mesi del 2024, il saldo commerciale con i Paesi extra UE è positivo per 41,5 miliardi di euro, in netto miglioramento rispetto ai 25,8 miliardi dello stesso periodo del 2023.
Le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno registrato una forte contrazione su base annua (-23,1%), così come le vendite verso Cina (-7,6%), Giappone (-7,0%) e Regno Unito (-5,6%). In controtendenza, sono aumentate le esportazioni verso la Turchia (+17,2%), i Paesi ASEAN (+10,2%) e i Paesi OPEC (+9,4%).
Sul fronte delle importazioni, si sono osservate riduzioni significative da Svizzera (-44,7%), Stati Uniti (-37,8%), India (-33,3%) e Paesi OPEC (-24,5%), mentre le importazioni da Turchia sono calate del 10,7%. In contrasto, gli acquisti dai Paesi MERCOSUR (+27,6%) e dalla Cina (+26,3%) hanno registrato una crescita rilevante.