A proposito di Salvini: è stato suo ministro degli Interni e oggi attacca tutti i giorni Lamorgese sui migranti.
«Ma lui che cosa ha fatto sull'immigrazione? Già quando era un mio ministro cercai di fargli capire che un problema così complesso non si affronta con demagogia, facendo la voce grossa in televisione, sui giornali e sui social. Gli chiesi, senza successo, di migliorare il sistema dei rimpatri, ma non ci riuscì pur avendo i pieni poteri di ministro. Avrebbe dovuto lavorare con costanza nella cornice europea, dove non è mai stato troppo presente. Senza contare che i decreti sicurezza hanno messo per strada decine di migliaia di migranti dispersi per periferie e campagne. L'eliminazione della protezione umanitaria ha impedito a molti migranti di entrare nel sistema di accoglienza e ad altri di farli uscire in quanto non aventi più titolo, con il risultato che migliaia di migranti sono diventati invisibili. Insomma, Salvini da ministro dell'Interno sui rimpatri e sull'immigrazione ha fallito. È un dato di fatto».
E l'attuale guida del Viminale?
«Lamorgese è molto competente, sa come muoversi. A Malta riuscì a strappare un accordo che prefigurava la gestione Ue dei flussi mediterranei. Poi è arrivato il Covid, con il conflitto libico e la crisi tunisina. Situazioni che Salvini non ha dovuto fronteggiare».
Questo quanto dichiarato ieri dal capo politico dei 5 Stelle Giuseppe Conte in una intervista al Corriere e queste le reazioni alle sue parole suscitate tra le altre forze politiche di maggioranza e quella di opposizione:
Matteo Renzi (Italia Viva): «Giuseppe Conte ha detto una cosa giusta, molto giusta. Davvero! Ha detto: "i decreti sicurezza hanno messo per strada decine di migliaia di migranti dispersi per periferie e campagne. L'eliminazione della protezione umanitaria ha impedito a molti migranti di entrare nel sistema di accoglienza e ad altri di farli uscire in quanto non aventi più titolo, con il risultato che migliaia di migranti sono diventati invisibili. Insomma, Salvini da Ministro dell'Interno sui rimpatri e sull'immigrazione ha fallito. È un dato di fatto". Ha ragione il leader dei Cinque Stelle. Rimane solo da capire chi sia quella persona fotografata che vedete in questa foto, entusiasta accanto a Matteo Salvini, mentre presenta quel vergognoso decreto. Ma, anziché fare proclami, perché Conte - più semplicemente - non chiede scusa?»
Matteo Salvini (Lega Salvini Premier): «I numeri parlano chiaro: con il ministro Lamorgese gli sbarchi si sono moltiplicati per otto rispetto a quando io ero ministro. Dal 1° gennaio al 30 agosto sono sbarcati già 38.788 clandestini: un rischio sanitario e per la sicurezza. Da ministro dell’Interno ho dimostrato che bloccare gli sbarchi, riducendo drasticamente gli arrivi, i morti e i dispersi in mare, è possibile. E a settembre andrò anche a processo per questo... L’avvocato Conte vive male, è triste perché c’è Draghi al suo posto. Poveretto…»
Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia): «Raffiche di sbarchi quotidiani, maxi rave illegali durati giorni, poliziotti contagiati in hotspot strapieni… ma per Giuseppe Conte il Ministro dell’Interno sarebbe “molto competente”. Pianeta terra chiama Conte.»
In fondo fare politica in Italia è mestiere semplice, visto che è un Paese abitato da persone la cui memoria si resetta, ben che vada, dopo un mese e dove non conta dimostrare come affrontare e risolvere i problemi in modo credibile, ma come sottolineare quelli non affrontati e o irrisolti dagli avversari, con i politici che assolvono se stessi per quanto non visto, non fatto e fatto male.
Così Renzi si dimentica, nel 2019, di aver accusato il Pd di aver sbagliato sui migranti, in reflazione ad arrivi e ius soli. Da il Fatto: "Matteo Renzi ha scritto una lettera a Repubblica nella quale attacca “l’aver esasperato il tema degli sbarchi” e il “poco coraggio sullo Ius soli“. Secondo l’ex premier e segretario il “declino del partito”, appunto, è iniziato quando si è esasperato “il tema arrivi dal Mediterraneo”, ovvero “quando nel funesto 2017 abbiamo considerato qualche decina di barche che arrivava in un Paese di 60 milioni di abitanti, ‘una minaccia alla democrazia’”. E allo stesso tempo “si discuteva lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle unioni civili”. Se la prende quindi, con l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti e poi con l’ex premier Paolo Gentiloni: con il primo per il sostegno e i fondi alle motovedette libiche, con il secondo per la decisione di non sostenere la legge di riforma della cittadinanza. In quell’epoca però Renzi mai espresse simili posizioni o fece pressioni, prima da premier e poi da segretario, perché la linea del partito cambiasse".
E Salvini che dice di aver fermato gli sbarchi? Salvini ha solo ostacolato per giorni lo sbarco dei naufraghi salvati dalle navi umanitarie delle ong: naugfraghi che sono poi sbarcati ugualmente. Gli sbarchi autonomi sulle coste della Sicilia, della Calabria e della Puglia sono continuati ininterrotti e ripetuti, anche quando Salvini era ministro dell'Interno... solo con alcune differenze, rappresentate dal fatto che lui non ne parlava dai suoi profili social, che molti di quegli sbarchi non sono stati conteggiati dal Viminale di allora e che il loro numero era inferiore a quello di adesso perché la situazione politica ed economica in Tunisia non è quella attuale!
E Giorgia Meloni che ha individuato nei respingimenti la soluzione al problema migranti? Nonostante sia abituata a straparlare, ancora la signora Meloni non ha avuto la buona educazione di spiegarci come i suoi respingimenti dovrebbero essere organizzati e come possono interfacciarsi con le norme del diritto internazionale, anche per quello che riguarda il soccorso in mare, che l'Italia si è impegnata, da anni, a rispettare.