Politica

Ma i politici non dovrebbero fare gli interessi degli elettori?

Domenica 12 giugno quasi 9 milioni di elettori sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative che interesseranno circa mille comuni.

Chiunque si prenda la briga di consultare gli account social dei vari segretari o presidenti di partito, vedrà foto e filmati che li mostrano impegnati, in varie località d'Italia, a sponsorizzare i propri candidati sindaco.

Salvini, Meloni, Conte, Letta, Bersani e persino Berlusconi, anche se in remoto, si danno da fare per invitare la gente a votare tizio e la lista caio... tutti meno uno: Matteo Renzi, leader (sic!) di Italia Viva.

Anche lui gira l'Italia in lungo e in largo... persino anche più dei suoi "colleghi", ma per un altro motivo: "vendere" l'ultimo libro da lui scritto. Un'attività supportata anche dal suo partito e dai suoi parlamentari... un partito che fa gli interessi non degli elettori (e qui è normale perché nessuno finora ha eletto come rappresentanti di Italia Viva i parlamentari che al Senato e alla Camera appartengono a quel partito) ma del suo "leader", per supportare il suo conto corrente. 

La politica per Renzi, pertanto, consiste nel promuovere gli interessi e il benessere di Renzi. 

Già questo è di per sé un assurdo, ma evidentemente non sufficiente secondo chi dirige i media italiani, che sembrano fare a gara per ospitare in qualsiasi trasmissione Renzi che promuovere il libro di Renzi. 

Questa è la singolare anormalità dell'Italia che nessuno sembra notare, anzi...

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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