Durante il Simposio in corso a Roma sulla teologia del sacerdozio la premessa di Papa Francesco è dedicata all’atteggiamento corretto per accogliere il cambiamento d’epoca che il Covid “ha reso più che evidente”. Non la fuga “verso il passato”, cercando “forme codificate”, che ci “garantiscano” “una sorta di protezione dai rischi”, ma nemmeno “verso il futuro” con “un ottimismo esasperato” che “consacra” l’ultima novità “come ciò che è veramente reale, disprezzando così la saggezza degli anni”. Bisogna fermarsi, insomma, alla "concretezza dell'oggi".
Invece, mi piace l’atteggiamento che nasce dalla fiduciosa presa in carico della realtà, ancorata alla sapiente Tradizione viva e vivente della Chiesa, che può permettersi di prendere il largo senza paura.
Per il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati Bergoglio invita alla "concretezza dell'oggi" ma solo a parole. Proprio "l'oggi" richiede un cambio della normativa canonica e la riammissione al ministero dei preti sposati