Salute

I morti da Covid purtroppo si sommeranno ad altri che vedremo nel tempo, se non poniamo la parola fine alla circolazione del virus.

di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - Salerno.   I morti da Covid purtroppo si sommeranno ad altri che vedremo nel tempo, se non poniamo la parola fine alla circolazione dl virus.

Sembra un paradosso e anche una nefasta e pessimistica cosa.

Invece, purtroppo, il Covid ha rallentato tante problematiche che prima nel bene e nel male, nelle attese e nella disorganizzazione, come spesso si dice, già esistevano.

I pazienti  hanno  ridotto le visite di controllo di qualsiasi genere in ospedale, anzi per accedere ad alcune prestazioni diagnostiche spesso serve il “diritto di urgenza”. 

Gli esami diagnostici in genere sono ridotti, le persone sebbene tutti i centri siano dotati di idonee misure di distanziamento, tendono a rimandare i controlli.

Troppi interventi chirurgici di routine  maggiori e minori sono stati rinviati, così come le varie attività di prevenzione oncologica e di follow up.

D’altra parte le misure di sicurezza e prevenzione che bisogna per forza adottare per accedere negli ambulatori dell’ospedale sono essenziali e indispensabili.

Le stesse cure domiciliari, le attività di fisioterapia e altro risentono per forza di questa situazione, con le stesse famiglie che cercano di evitare contatti con estranei ai loro familiari fragili.

Bisogna uscire da questa situazione, per evitare un tracollo economico e per evitare tutta una catena di problematiche sanitarie complesse che non sono riconducibili direttamente al Covid, ma a ciò che il Covid sta impedendo di fare per la salute, la prevenzione, e la cura di tanta gente.

Il problema vaccino, di cui tanto si parla rappresenterebbe la soluzione ideale e non sostituibile per fermare il diffondersi del virus tra le comunità. Il vaccino  eviterebbe al virus di potersi replicare nell’organismo umano.

Come ho già ampiamente scritto, il virus da solo non esiste come entità viva. Il virus se non ha cellule umane da infettare per riprodursi è solo un involucro galleggiante  e fluttuante inanimato senza alcuna capacità di fare del male.

Ovvio che più persone si vaccineranno, meno possibilità avrà il virus di trovare un ospite nel quale riprodursi per continuare a diffondersi.

Insomma il virus in mancanza di cure specifiche per ammazzarlo, deve essere isolato , deve non trovare gente da infettare.

Purtroppo ad oggi ciò che la scienza medica può offrire sono solo  i vaccini, con i quali si spera magari di giungere all’immunità di gregge.

Forse sarebbe opportuno lasciare alle organizzazioni che testano e danno l’ok al vaccino ogni responsabilità, non credo che abbiamo altre alternative valide e socialmente utili e neppure credo che la gente comune possa con tanta superficialità esprimere giudizi o pareri su vaccini.

I vaccini sono cose complesse, sono comunque sostanze esterne che iniettiamo nel nostro corpo per ottenere dei benefici e che avranno sempre e comunque effetti collaterali e controindicazioni.

Ovvio che i benefici sono senza ombra di dubbio superiori agli effetti collaterali.

Al momento sono ancora in attesa di leggere quale vaccino abbia le caratteristiche migliori in merito a prevenzione, sicurezza e affidabilità. Forse bisogna aspettare il prossimo anno o la primavera per entrare in un inizio di campagna vaccinale, complessa e difficile.

Cerchiamo , tutti con responsabilità e senso civico, di mantenere le precauzioni igieniche che conosciamo, stare attenti ad indossare mascherina e evitare di riunirci in molti .

Credo sia auspicabile , se si protrae l’emergenza , iniziare a recuperare interventi  visite e follow up che sono stati annullati , al fine di evitare una coda della cometa Covid che potrebbe nel medio lungo periodo creare altri ammalati seri e decessi.

 

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Autore Vincenzo Petrosino
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