"Ci prendevano in giro sul 2%. Poi mettiamo il simbolo di Italia Viva alle politiche di Roma1 e prendiamo il 13%. Italia Viva vale il 13%, chi vive di sondaggi non vale niente".
Questo è quanto dichiarato oggi da Matteo Renzi, Italia Viva, a commento dell'esito del voto delle suppletive del 16 gennaio 2022 per eleggere alla Camera il sostituto di Gualtieri, adesso sindaco di Roma, al seggio del Collegio uninominale Lazio 1 - 01 (Roma - Quartiere Trionfale).
Ma chi ha vinto alle suppletive di domenica?
Cecilia D'Elia, Partito Democratico con 12.401 voti, pari al 59,43%.
Seconda è arrivata Simonetta Matone, candidata della Lega in rappresentanza del centrodestra, che ha preso 4.678 voti, pari al 22,42% dei votanti.
Solo terzo, invece, Valerio Casini, il candidato di Italia Viva che ha raccolto la bellezza di 2.698, pari al 12,93%.
Poche centinaia di voti per gli altri due candidati.
Valerio Casini è un consigliere comunale della nuova giunta della capitale che si era presentato alle ultime amministrative sotto il simbolo di Azione, il partito di Carlo Calenda che ha commentato così l'esito del voto di ieri:
"Noi non ci siamo presentati nel tentativo, fallito, di trovare un candidato comune. Il risultato è tutto di Valerio e IV. E nelle condizioni date non mi sembra affatto male. Poi strombazzamenti eccessivi e proiezioni nazionali sono ridicole e dannose. Ma non riguardano noi".
Quella di ieri, a memoria, è stata la prima volta che Italia Viva si presentava ad un'elezione con il proprio simbolo e, secondo quanto detto da Renzi, il risultato ottenuto dimostrerebbe che il suo partito, nel Paese, avrebbe ben più del risicato 2% che gli attribuiscono tutti i sondaggisti nelle preferenze di voto.
Una tesi che da ieri sera è sostenuta anche dai suoi parlamentari, come dimostrano le seguenti testimonianze...
Teresa Bellanova:
"Nonostante la bassa affluenza Italia Viva segna un risultato straordinario raggiungendo una percentuale a due cifre. Un risultato che dovrebbe far riflettere chi con troppa arroganza ha continuato a ripetere in queste settimane il mantra del 2%. Abbiamo deciso di rompere gli schemi delle nomenclature, mettendo a disposizione dei cittadini la competenza e le capacità di un giovane riformista, Valerio Casini. Una scelta che ha evidentemente incrociato il gradimento di tante persone. Una scelta che ha premiato il coraggio, la coerenza di Valerio, di Italia Viva e di tutti coloro che credono nel riformismo".
Ettore Rosato:
"I primi dati, nonostante la bassa affluenza, segnano un risultato straordinario per Italia Viva nelle suppletive di Roma. I sondaggi ci davano al 2%, gli elettori, nel primo test politico con il nostro simbolo, oltre il 12%".
In pratica, secondo Italia Viva, nonostante che nelle 218 sezioni scrutinate del collegio abbia votato solo l'11% degli aventi diritto, cioè 21.010 persone delle 185.394 iscritte, questo starebbe a dimostrare che quel partito, nel Paese, avrebbe più del 2% dei consensi.
E se questo dovesse valere anche per gli altri partiti, ciò significherebbe che il consenso del Pd dovrebbe essere enormemente superiore al 20% attuale, visto che la sua candidata si è aggiudicata il seggio quasi con il 60% dei voti espressi.
Se qualcuno, poi, si volesse divertire con i numeri, scoprirebbe che i voti ottenuti da Italia Viva sarebbero pari all'1,45% di quelli disponibili nel collegio... in linea con i sondaggi a livello nazionale che hanno un margine di errore fino al 3%.
Ma per Renzi e i renziani i 2.500 voti ottenuti ieri sono un risultato enorme, tanto da fargli scrivere nella sua e-news odierna che
"Italia Viva vale il 13%. Intanto, Italia Viva si è presentata per la prima volta in una elezione nazionale, alle suppletive di Roma contro i due poli, correndo da sola. Per mesi ci hanno detto: "ma dove volete andare, voi, col vostro 2%?". Bene, oggi è arrivato il primo risultato. Altro che 2%, abbiamo preso il 13%. Questo è il valore di Italia Viva, questa è la potenzialità di Italia Viva, specie quando mette in campo bravissimi candidati come il giovane Valerio Casini. Abbiamo fatto il 13%. Un abbraccio a chi vive di sondaggi e quando ci sono le elezioni ha paura a mettere il proprio simbolo. Italia Viva vale il 13%, chi scappa non vale nulla".
Non per nulla, a Firenze, i suoi compagni di classe al liceo lo chiamavano "il bomba"!
Che Renzi creda alle putt....., anzi alle sciocchezze, che dice non è un problema. È sorprendente invece che ci sia addirittura un quasi 2% di italiani che ancora sia disposto a credergli... è sinceramente preoccupante... per il resto degli italiani.