L’ostinata idea che qualunque critica a questo governo, o ai politici che lo sostengono, sia figlia dei “soldatini della sinistra”, è interessante e va indagata.

Vengono definiti estremisti odiatori del governo, ipocriti, gentaglia insomma. Ultimamente anche io - piccolissimo - farei parte di questa gentaglia, reo di postare un po’ di “troppe” critiche che maltratterebbero l’attuale classe dirigente. Su Twitter non vi dico.

C’è da dire che in quasi tutti i casi gli appunti provengono da persone di scarse proprietà linguistiche, oltre a carenze culturali evidenti oppure incapacità a sostenere un confronto razionale. Il mantra sarebbe: «Guardate voi cosa avete combinato nei governi precedenti, e lasciate in pace questo governo!». Non importa il tema della critica, fosse anche condannare un omicidio loro ti replicheranno più o meno in quel modo.

Insomma: non si deve criticare questo governo! Ogni critica sarebbe ipocrita o strumentale.

Al netto di qualche militante estremo venuto “orgogliosamente” alla ribalta, vi prego di non concludere subito per il solito sentiero del rigurgito ideologico. Qui va inquadrata bene la premessa: c’è una notevole coltre d’ignoranza, e l’ignoranza è quasi sempre figlia dei modelli tossici di questa società che non si prende cura di tutti i cittadini. Perciò dobbiamo stare attenti e ricordare che in 75 anni di governi repubblicani ha governato per lo più la sinistra, e la colpa di aver ridotto alcune classi sociali (temo la maggioranza) a questo stadio d’ignoranza è indubbiamente una gravissima responsabilità della sinistra. Le ideologie c’entrano davvero poco.

Detto questo, dobbiamo anche osservare che le classi culturalmente meno equipaggiate - il proletariato di una volta - hanno sempre trovato identità e conforto nelle idee politiche di sinistra, al fine di emanciparsi in una condizione di maggiore equità economica e culturale con gli altri cittadini più abbienti; questi, viceversa, trovano maggior conforto nel liberismo nazionalista di destra che - storicamente, ma anche come vediamo nel governo attuale - non pare abbia mai avuto simpatie per il ceto medio-basso e la sua emancipazione.

Allora com’è possibile che queste classi di cittadini stiano difendendo la destra in uno stato mistico da sindrome di Stoccolma?

Un'aberrazione. Ma scopriamo l’acqua calda dicendo con serafica retorica: per colpa della sinistra! E questo scritto non può che essere rivolto a loro, ai loro elettori, simpatizzanti, e a tutti quelli che ruotano attorno a tale spettro politico che vorrebbe tutelare quelle classi, e non lo fa! Prendendoli costantemente in giro.

Se dopo 75 anni le cose non sono migliorate, né si è stati capaci di attuare la Costituzione, ritengo che questi cittadini abbiano oggi ottime ragioni per sragionare; e prendersela magari con chiunque accenni pensieri ritenuti vicini (abusati) agli stessi aguzzini che li hanno ripetutamente traditi. E siamo così diventati capri espiatori di quella sinistra. Fare l’agnello sacrificale non è la mia massima aspirazione, perciò lo eviterei volentieri.

Duole dichiararsi dalla parte dei più deboli, difenderli, e sentirsi poi insultare proprio dai più deboli. Sono magra consolazione le cause appena viste: l’ignoranza, la rabbia, il malcontento, l’essere stati traditi proprio da chi li doveva difendere!

Ne sia consapevole - per davvero - chiunque stia tentando di ricostruire qualcosa in quello spettro politico che si fa chiamare “sinistra”: la gente vi “odia” al punto da difendere i propri avversatori conclamati di sempre! Odio sarà un termine forte, ma deve rendere l’idea. E’ ciò che avverto (insulti inclusi!); e forse non rende nemmeno la misura reale del disagio.

Su uno di questi partiti, il PD, diceva oggi Peter Gomez una cosa che condivido completamente: «Il Partito Democratico rappresenta un ceto sociale piuttosto elevato, di persone che guadagnano bene, che sono spiritualmente di sinistra, ma non raccoglie i voti tra coloro i quali sono più poveri. Per essere vincenti è necessario andare a raccogliere voti lì. E’ necessario avere delle proposte economiche che non tengano dentro tutti, ma tengano dentro principalmente coloro i quali guadagnano meno o non hanno niente».

Soprattutto: non litigate tra di voi! Non è il simbolo a dover primeggiare: PD, 5 Stelle, vattelapesca! E’ la concretezza dei risultati che si possono ottenere solo unitariamente, per quanto diverse siano le anime politiche e a beneficio esclusivo e immediato di coloro che sono stati traditi. Siate veramente etici, diamine!


📸 base foto: Christel SAGNIEZ da Pixabay