Cari signori, sono mesi che ce la state menando con la storia che se si continua ad inviare armi all'Ucraina non si ferma la guerra, ma la si prolunga.

Poi, quando vi si fa notare che questo significa fare un favore a Putin, allora vi inalberate sparando a raffica fesserie del tipo: "Non siamo né con Putin né con Zelensky, siamo contro la guerra", magari preceduta dalla pilatesca premessa che "siamo d'accordo che c'è un aggressore e un aggredito, ma..."

E' assolutamente inutile che vi inalberiate in quanto non c'è scampo, se in presenza di due contendenti si cerca di disarmarne uno si fa soltanto un piacere all'altro, mettetela pure come vi pare ma di qui non si scappa !

Quindi, non fate i finti tonti, quello che voi volete è solo e soltanto che l'Ucraina ceda le armi e lasci Putin libero di dilagare a piacimento fin dove gli pare a lui. 

Tra l'altro vi sta sfuggendo che in Corea del Nord c'è un altro gentile signore che sta prendendo accuratamente appunti per vedere come va a finire,  e se dovesse disgraziatamente finire come vorreste voi, a breve avremmo un altro caso Ucraina in Asia.

Lo spauracchio nucleare è poco probabile che si materializzi, perché i russi sanno che se solo ci provassero verrebbero cancellati dalle carte geografiche.

Infine, fateci il santo piacere di piantarla con il mantra del "bisogna passare ai negoziati", per il semplice motivo che Putin è dal 24 febbraio che ripete che di negoziati si parlerà solo quando lo deciderà lui, e in questa ottica ha allegramente mandato a quel paese tutti i capi di Stato e di governo che hanno provato a convincerlo a trattare, inclusi il Segretario Generale dell'ONU e l'inutile Bergoglio.

Cercate di prendere atto che l'unico modo per portare Putin ad un tavolo di trattative è di rendergli la vita difficile e di impedirgli di conseguire gli obiettivi che si è fissato.

Fatevene una ragione!
Grazie.