Mah... sarà... se c'è è millimetrico... questi i commenti più frequenti di coloro che commentano certe decisioni del Var in relazione ai casi di fuorigioco oggettivo.

Infatti, in alcune occasioni, il superamento della linea immaginaria tracciata sulla posizione dell'ultimo difendente è talmente minima che di conseguenza diventa fondamentale anche conoscere con esattezza il momento del passaggio della palla. 

Finora, le valutazioni da parte del Var sono state fatte in maniera discrezionale, cioè ad occhio, ma a breve il fuori gioco diventerà qualcosa di simile alla "goal line technology".

"Ci sono 10-12 telecamere che rilevano 29 punti del corpo del giocatore, 50 volte per secondo. Un software analizza i dati in tempo reale calcolando alla perfezione il momento in cui avviene il passaggio e le posizioni dei calciatori. Non solo, lo fa inserendo già le griglie in modo da evidenziare l’offside. E poi le invia in automatico alla postazione Var che a quel punto ha già la risposta da dare all’arbitro nei casi di fuorigioco oggettivo".

Così Pierluigi Collina, capo dei fischietti FIFA, ha descritto la nuova tecnologia che quasi certamente debutterà nel prossimo mondiale in Qatar e che è stata sperimentata con successo nei primi test della Fifa Arab Cup. 

Pertanto, se tutto andrà bene, probabilmente già dal 2023, avremo la certezza che nell'assegnazione di un fuorigioco durante una partita non vi sarà più la discrezionalità degli addetti al Var, ma l'obiettività di un computer.