- Aho! Ma che scherzamo? Nun ce avevo co' ... comme se chiama? Coso... quer vecchiaccio che sta ar Quirinale... coso... ce semmo capiti... no? Ce mancherebbe!
Così - più o meno - una esoftalmica sora Meloni ha risposto a Toronto ai giornalisti che le chiedevano conto del "pericolo" per la mancata difesa delle forze dell'ordine da parte di alcune "istituzioni" da lei paventato, curiosamente, dopo la reprimenda di Sergio Mattarella nei confronti del ministro dell'Interno Piantedosi e della Polizia, dopo che alcuni agenti della Mobile avevano selvaggiamente manganellato alcuni studenti liceali a Pisa che avevano avuto l'ardire di manifestare pacificamente per chiedere il cessate il fuoco a Gaza.
Non soddisfatta, la sora premiere ha poi voluto ulteriormente chiarire, affermando di avere un rapporto ottimo con il capo dello Stato e incolpando la sinistra per quella che ha definito una ricostruzione» fatta per contrastare la riforma del premierato che non tocca i poteri del presidente della Repubblica:
"Tireno 'n ballo Mattarella, perché hanno 'a strizza che 'italiani decideno chi li governi!"
Ma che c'entra il premierato con le parole di Mattarella su quanto accaduto a Pisa e con la replica, stizzita, da lei pronunciata a stretto giro?
Vallo a capire. È evidente però l'imbarazzo della Meloni, sottolineato dalla pronunciata protusione del bulbo oculare mentre cercava di far passare come razionale la sua giustificazione... che di razionale non aveva assolutamente nulla.
Ma già che ci siamo, visto che ha tirato in ballo il premierato, è giusto ricordare alla premier che la sua controriforma costituzionale farebbe sì che i poteri del capo dello Stato subiscano un ridimensionamento significativo, visto che il presidente della Repubblica non deciderebbe più né a chi affidare l'incarico di Capo del Governo, né lo scioglimento delle Camere.
Ma la cosa peggiore è che la legge in stile ventennio, che la "cameratina" vuol far approvare, finirebbe per togliere qualsiasi possibilità di bilanciamento dei poteri tra quello esecutivo e quello legislativo, con i parlamentari (soprattutto di maggioranza) che da attuali servi sciocchi dei capigruppo dei vari partiti, si ritroverebbero in futuro ad essere dei signorsì del presidente del Consiglio: una cosa che non esiste al mondo... nei Paesi che pretendano di essere democratici.
La domanda conseguente che viene da porsi è se la Meloni sia talmente ignorante da non essersene accorta o talmente fascista da esserne assolutamente consapevole?