Il senso della politica per Matteo Salvini può essere riassunto in questa frase: "Con buon senso e coerenza accordo raggiunto su manovra economica, taglio delle tasse, lavoro, pensioni, sicurezza e investimenti per il bene degli Italiani, alla faccia di Piddini e rosiconi."

Quindi, l'importante è che "piddini e rosiconi" siano stati sconfitti. Non è ben chiaro il senso della realtà a cui si ispiri Matteo Salvini, che scambia ciò che è necessario e utile al Paese con la propaganda e la contrapposizione politica.

Alla prima data di scadenza, il Governo di cui fa parte ha presentato una legge di bilancio che l'Europa ha bocciato. Successivamente, lo stesso Governo ha modificato la quota di deficit con cui la finanziava, rivedendo al ribasso il rapporto deficit/Pil successivo al 2019. L'Europa ha bocciato di nuovo la manovra. A quel punto il Governo ha rimesso mano alla manovra riducendo il rapporto deficit/Pil anche per il 2019.

Non va dimenticato neppure che, ogni volta che l'attuale Governo ha presentato agli italiani quella che è stata definita la "manovra del popolo", ne ha accompagnato i contenuti (spesso annunciati e mai spiegati in dettaglio) dichiarando che non sarebbero state effettuate modifiche, né al testo, né ai numeri. 

Abbiamo visto che così non è stato. I numeri sono stati cambiati per andare in contro ai diktat della Commissione europea, mentre i contenuti sono stati rivisti sia per riuscire a soddisfare i nuovi criteri imposti dall'Europa, sia per attenuare gli attriti all'interno della maggioranza.

A due mesi dalla presentazione di quello che avrebbe dovuto essere il testo definitivo, domenica notte il Governo si è riunito per stabilire in via definitiva i contenuti della legge di bilancio 2019.

Che cosa si è deciso? Il Governo avrebbe confermato alla Commissione europea l’abbassamento del target di deficit dal 2,4% al 2,04%, senza però scendere ulteriormente da quella soglia, mentre si sarebbe arrivati ad un accordo tra Lega e Movimento 5 stelle sui contenuti.

Inoltre la Commissione bilancio del Senato, i cui lavori erano stati sospesi domenica, è stata sconvocata anche per questo lunedì con l’annullamento di tutte e tre le riunioni previste per oggi, in attesa che Bruxelles dia il via libera all'ultimo testo presentato dal Governo, dichiarando che non vi sarà alcuna procedura d'infrazione (perlomeno così tutti sperano).

Nonostante le dichiarazioni trionfalistiche e i "me ne frego" salviniani nei confronti di Bruxelles, il Governo del cambiamento è ritornato più volte sui propri passi accettando la revisione dei conti imposta dall'Europa. A due settimane dalla fine dell'anno i contenuti della manovra sono ancora sconosciuti e saranno presentati direttamente al Senato nel tardo pomeriggio di martedì, senza che neppure la Commissione bilancio (e le opposizioni) abbiano potuto analizzarli e scrivere degli emendamenti...

Tutto a testimoniare che in Italia è effettivamente in atto un cambiamento rispetto al passato, ma di sicuro, per ora, non certo in meglio.