La domanda è: fin quando Giorgia Meloni riuscirà a governare facendo ricorso allo scaricabarile? Finora, il governo dei (post) fascisti non è ricorso che a questo. Ecco un brevissimo riassunto.

Il prezzo dei carburanti aumenta? È colpa dei benzinai.

Gli sbarchi aumentano? È colpa della brigata Wagner.

Si registrano ritardi sul Pnrr? È colpa di Conte: sono troppi da spendere 209 miliardi entro il 2026.

Non ci sono soldi per la legge di bilancio? È colpa del Superbonus, anche se questo, a differenza dei crediti d'imposta di Calenda che in anni e anni sono costati dieci volte tanto producendo zero in termini di crescita, ha fatto registrare una crescita del Pil ai livelli del boom economico riducendo anche i rapporto deficit/Pil.

La novella, però, non può esser rivenduta all'infinito da Meloni e dai suoi ministri, così i loro esperti di disinformazione hanno introdotto un nuovo colpevole: Paolo Gentiloni, responsabile dell'Economia alla Commissione europea.

Questa l'accusa lanciata da Matteo Salvini al commissario Paolo Gentiloni:

"In questo periodo ho avuto l'impressione di avere un Commissario europeo che giocava con la maglietta di un'altra nazionale".

Un'accusa ripresa ieri, durante la conferenza stampa che ha fatto seguito al CdM dove è stato varato il decreto Caivano, anche dalla stessa premier, Giorgia Meloni:


"I Commissari europei tengono anche un occhio di riguardo verso la Nazione che rappresentano, penso che sia normale e giusto, e penso che sarei contenta se accadesse di più anche per l'Italia".

Perché, adesso, i due supposti "statisti" Salvini e Meloni, oltre che con Giuseppe Conte ritenuto responsabile del Superbonus difeso oltretutto dagli stessi estremisti di destra fino a pochi mesi fa, se la prendono anche con Paolo Gentiloni? 

Perché non avendo soldi per la legge di bilancio vorrebbero fare una manovra in deficit, ma hanno le mani legate perché devono rispettare i paletti del patto di stabilità imposto dall'Unione europea che, finito il Covid, è tornata alle vecchie regole. Per questo i leader di Lega e FdI vorrebbero che di sua iniziativa Gentiloni agisse in base a ciò che Palazzo Chigi gli vorrebbe dettare.

Ma dato che non lo fa, perché non può farlo perché Bruxelles non è né via Bellerio  né  via della Scrofa, allora anche Gentiloni è da "bastonare".

Ma qualche responsabilità desti (post) fascisti, prima o poi, saranno in grado di assumersela?