"5 Stelle e PD? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles.Tradendo il voto degli Italiani che volevano il cambiamento, i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi.Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza."
Questo il post che questa mattina Salvini ha pubblicato sui propri profili social, ribadendo quello che già avevo scritto ieri, a cui Di Maio aveva però risposto blandamente, quasi facendo finta di niente:
"Poteva essere la volta buona per un cambiamento storico dell’Europa, qualcuno ha preferito la poltrona.La nostra coerenza non è in vendita, come non lo sono gli interessi degli italiani.Chi parla sempre di democrazia e trasparenza dovrebbe avere anche dignità: ma come si fa a votare con Renzi, Merkel e Macron per qualche poltrona in Europa? Io non cambio idea, #primagliItaliani."
Al di là di capire poi se per Salvini questi benedetti italiani vengano o meno prima anche rispetto ai russi, il vicepremier leghista, con l'ultima dichiarazione di questa mattina, sembra esser riuscito a smuovere il leader grillino dalla sua precedente posizione che lo vede ostinatamente convinto nel voler proseguire l'esperienza di Governo... nel terrore di dover poi affrontare nuove elezioni che avrebbero conseguenze devastanti per i 5 Stelle.
In una situazione normale, la crisi sarebbe già stata dichiarata ufficiosamente con la data già fissata per accertarne l'ufficialità in un passaggio parlamentare, dove verrebbe discussa la sfiducia al Governo.
Ma per Di Maio significherebbe una debacle personale (lui in base alle regole del Movimento non potrebbe più candidarsi alla prossima legislatura), accompagnata ad una debacle politica per i 5 Stelle, la cui pattuglia, ben che vada, sarebbe destinata a dimezzarsi.
Ecco così che sulla vicenda Von Der Leyen, dopo aver prima detto di dispiacersi delle dichiarazioni della Lega, Di Maio ha successivamente aggiunto:
"Se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente, si prenda la propria responsabilità, non dica falsità sul M5S ogni giorno. Se non vuole più andare avanti se ne prenda le responsabilità.Con questo clima si fa male al paese non al M5S.Per me questo governo deve andare avanti altri quattro anni, ma così non si può andare avanti, si prendano le loro responsabilità".
Qualunque altro "capo politico", viste le premesse sopra elencate, avrebbe mandato la Lega a quel paese, avendo tutte le carte in regola per farlo. Di Maio, però, non lo fa, in attesa che sia Salvini a staccare la spina. Salvini che, da parte sua, si sta inventando di tutto per provocare la crisi e che, probabilmente, continuerà a farlo.
Chi sarà il primo a dire basta? Questa è l'unica risposta che manca per chiudere questa esperienza di Governo.