Cresce a settembre 2018, rispetto ad agosto, la fiducia dei consumatori che passa da 115,3 a 116, mentre quella delle imprese mostra un ulteriore calo, anche se lieve, passando da 103,9 a 103,7.

A determinare l'aumento del clima di fiducia dei consumatori, in base a quanto riporta l'Istat, sono il clima economico e quello futuro che, dopo il calo di agosto, crescono rispettivamente da 136,7 a 137,8 e da 119,3 a 120,2, così come il clima corrente, che passa da 112,8 a 114,1. Infine, la componente personale sale per il terzo mese consecutivo passando da 108,5 a 109,3.

Per quanto riguarda le imprese, vedono rosa quelle del settore manifatturiero (da 105,0 a 105,7) e quelle dei servizi (da 104,7 a 105,1), il commercio al dettaglio rimane stabile ( da 104,3 a 104,4), mentre vedono nero quelle del settore costruzioni la cui fiducia diminuisce da 139,3 a 136,9.

Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini, con il saldo delle scorte di magazzino in aumento. Nel settore delle costruzioni, si registra un deterioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull'occupazione.

Nel commercio al dettaglio è positiva l'attesa sulle vendite future, ma le scorte di magazzino sono giudicate in lieve accumulo.

Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’aumento dell’indice di fiducia è dovuto essenzialmente ad un deciso miglioramento dei giudizi sull'andamento degli affari, mentre i giudizi e le attese sugli ordini sono in peggioramento.